Falsi invalidi, un'altra invasione
Revocate seimila pensioni truffa, le indagini sono state fatte su estrazione Revocate seimila pensioni truffa, le indagini sono state fatte su estrazione falsi invalidi, un'altra invasione E in 200 mila non presentano 1'autocertificazione ROMA. Continua la caccia al falso invalido. Finora su oltre 40.000 verifiche effettuate negli ultimi sei mesi il ministero del Tesoro ha già scovato ben 6000 pensioni-truffa che sono state subito revocate. E circa 200 mila invalidi mancano all' appello dell'autocertifìcazione del proprio stato di infermità, la cui presentazione è scaduta lo scorso primo aprile. Le indagini vengono fatte per estrazione sul milione e duecentomila pratiche di assegnazione del beneficio e si concentrano su circa 150 mila casi che dovranno essere visionati entro marzo '98, come prescrive la legge. A tutto vantaggio dei conti pubblici. «Credo che le somme recuperabili per lo Stato lia detto Michelangelo Bergamini, il direttore generale dei servizi vari e delle pensioni di guerra - siano già decine di miliardi di lire». Il risparmio stimabile è di circa 30 miliardi. La causa della revoca della pensione è nella quasi totalità dei casi la totale mancanza dei requisti necessari ad ottenere l'assegno mensile d'invalidità. Per il falso invalido scovato dal Tesoro scatta immediatamente la revoca della pensione mentre per chi non accetta il verdetto della direzione generale, e perde l'eventuale ricorso, è prevista la restituzione di tutte le rate versate dall'ente di previdenza nell'ultimo anno. Per chi, invece, ha usufruito di leggi di assunzione ad hoc, sia nel settore pubblico che in quello privato, dovrebbe scattare il licenziamento. E nella geografia della truffa è il Sud ad aggiudicarsi la palma di maggior sospettato. «La punta dell'iceberg - ha spiegato Bergamini è nel meridione, precisamente in Campania, dove si annidano di più coloro che hanno percepito una pensione d'invalidità non avendone diritto». Ma il fenomeno non si ferma in Campania. «E' purtroppo largamente diffuso», commenta Bergamini, «perché una bronchite asmatica si trasforma quasi ovunque in enfisema polmonare». I controlli si concentrano nelle province che denunciano una densità di invalidi più alta rispetto alla media del Paese, pari al 2,26 per cento, e su cui, anche in passato, i controlli degli 007 del Tesoro sono stati particolarmente scrupolosi. Si comincia dall'Aquila che ha denunciato una media del 5,48 per cento e, sempre in Abruzzo, con Teramo (4,77 per cento), per proseguire in Sicilia con Siracusa (4,61 per cento). Risalendo lo stivale troviamo anche Terni (4,49 per cento), Benevento (4,40 per cento), Rieti (4,36 per cento), Massa Carrara (4,33 per cento). E non sfuggono neanche Ernia (4,12 per cento) e Ancona (3,96 per cento). Dai sospetti alla realtà ecco che nella mappa messa a punto dal Tesoro tra il '90 ed il '96 Terni, Catanzaro e Siracusa conquistano il primato di province dove sono stati scoperti fino a fine '96 più' falsi invalidi che altrove, 870 non aventi diritto complessivi, scovati dalle autorità o autodenunciatisi per patteggiare la sanzione. In testa a questa «classifica» si piazza dunque Terni con 297 casi in tutto di cui 216 rinunce spontanee e 81 revoche di pensione firmate dal ministero del Tesoro. La maggior parte delle violazioni è relativa all'assegno mensile. Mentre 71 «truffe» riguardano l'indennità di accompagnamento. A pochi «casi» di distanza c'è Catanzaro con 293 proweeomenti di sospensione. Terza la provincia di Siracusa con «soli» 280 provvedimenti restrittivi di cui 221 spontanei e 59 per revoca. Fuori dal podio, ma ben piazzata l'Aquila, provincia in cui sono stati individuati 273 falsi invalidi. Seguono Le province di Teramo, Benevento, Lecce, Massa Carrara, Erma, Pavia. Dalle indagini è emerso che è la categoria degli invalidi civili a prestare maggiormente il fianco alle truffe. Meno numerosi i falsi ciechi civili e i sordomuti. In tutto ammontano a circa 10.000 i decreti di revoca e le dichiarazioni di rinuncia spontanea al trattamento di invalidità civile firmati tra il 90 ed il '96. Una cifra cresciuta in maniera esponenziale soprattutto negli ultimi quattro anni grazie ai controlli più severi che hanno fruttato alle casse dello Stato 55 miliardi di lire. [r. r.] Sono già stati recuperati trenta miliardi «E' al Meridione la punta dell'iceberg» I C0NTR0LLI [0TT0BRE '96- MAR20 '97] 41.000 I FALSI INVALID! SCOPERTi OOOO [15%J | RISPARMIO PREVISTO 30 MILIARDI 1 CONTROLLIPREVISTIENTRO WARZO '98 150.000 TOTALE PENSIONI DI INVALIDITÀ' 1.200.000 [2,26%] LA NUkPPA DELLA TRUFFA PROVINCE CON PIÙ' FALSI INVALIDI TERNI 297 CATANZARO 203 SIRACUSA 280 bB rinvivm ito nvtnwiKt AMKii invai fniTA wenum % INVALIDITA' DOMANDE PENSIONE ANN) INVALIDITA VECCHIA1A §UVKCH)A|A tNVAMDITA' PERVENUTE 1080 183.305, 207.473 88,35 586.569 1981 226.162 289.755 78,05 580.124 1082 193.378 284.352 68;01 % ) 500.072 1983 135.567 291.41-9 46,52 1y 412.110 1984 118,579 303.083 39,12 1 1985 94.623 337504 26,04 511.645 1986 ' 91.476 374,299 24,44 313.971 1987 105.315 311.138 33,85 f 309.265 1988 97.108 389521 24,93 289.477 1989 97.286 436.318 22,30 267.401^! 1990 84.300 430-326 19,59 238.568 1991 82.963 437.778 18,95 f 237.060 1992 78.790 428.607 18,38 229.69«;A * 1993 72.136 486.046 14,84 232*420 1994 63.043 458.493 13,75 176.240
Persone citate: Bergamini, Michelangelo Bergamini
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