Bosnia, «salvate la democrazia»

Bosnia, «salvate la democrazia» Bosnia, «salvate la democrazia» Susanna Agnelli cerca fondi per le elezioni ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Il presidente della presidenza collegiale bosniaca Alija Izetbegovic ha ricevuto ieri Susanna Agnelli che è giunta a Sarajevo come inviato dell'Osce incaricato di raccogliere fondi per le prossime elezioni municipali in Bosnia. La Agnelli, che è stata nominata lo scorso aprile dall'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, era accompagnata dal segretario generale dell'Osce, l'ambasciatore Giancarlo Aragona. «Per le elezioni di settembre sono necessari 54 milioni di dollari, di cui 22 sono già nelle casse dell'Osce» ha detto Susanna Agnelli, spiegando poi che dei rimanenti 32 milioni è già riuscita a trovarne 15. Per raccogliere i fondi Agnelli si è recata a Washington e poi a Lussemburgo dove ha incontrato i rappresentanti dell'Unione europea. Le prossime tappe del viaggio saranno la Svizzera, la Norvegia e la Gran Bretagna. «Le elezioni locali sono difficili, ma necessarie. Senza di esse il mondo avrebbe l'impressione che in Bosnia non è stato fatto alcun progresso» ha dichiarato l'inviato dell'Osce. Susanna Agnelli ha particolarmente sottolineato la donazione del Vaticano che ha offerto 25 mila dollari. «Si tratta di un sostegno morale e politico». Anche il recente viaggio del Papa a Sarajevo aveva come scopo principale quello di mostrare l'appoggio della Chiesa alla «rinascita» della Bosnia Erzegovina. In questo senso le elezioni locali dovrebbero essere un passo in avanti verso la riunificazione del Paese. Ma l'attuale situazione bosniaca rimane piena di difficoltà, in particolare per quanto riguarda il ritorno dei profughi alle loro case. L'ultimo episodio di violenza risale a questo fine settimana quando nella notte tra sabato e domenica 25 case di profughi serbi che dovevano rientrare nei prossimi giorni sono state incendiate nella cittadina di Drvar, nella Bosnia nordoccidentale che è ora controllata dai croato-bosniaci. «La polizia internazionale dell'Onu aprirà un'inchiesta» ha dichiarato il portavoce dell'Iptf, Aleksander Ivanko. A detta dell'Iptf le case sono state incendiate dopo che era stato smontato tutto quello che era possibile, comprese le tegole del tetto. Ingrid Badurina § Kisangani (Zaire): profughi in coda per salire a bordo dell'aereo delle Nazioni Unite che li riporterà in Ruanda

Persone citate: Agnelli, Aleksander Ivanko, Alija Izetbegovic, Giancarlo Aragona, Ingrid Badurina, Susanna Agnelli