«Giornali sempre bugiardi» di Emanuele Macaluso

«Giornali sempre bugiardi» «Giornali sempre bugiardi» D'Alema: lo dico una volta per tutte ROMA. Il Transatlantico sonnecchioso del lunedì è improvvisamente scosso - a metà mattina - da un'apparizione inattesa: il presidente della Bicamerale. E come nel corso di certi paesini del Sud tutti gli occhi finiscono su Massimo D'Alema e sul suo sorprendente accompagnatore: nientepopodimeno che Bartolo Ciccardini, un democristiano che ai tempi belli era all'estrema destra del suo partito e che da anni è un dignitoso pensionato della politica. Cosa mai ci faranno assieme quei due? Per i curiosi del Transatlantico non c'è molto tempo per spettegolare: proprio mentre sta per entrare nella buvette, D'Alema incrocia un'altra vecchia conoscenza. E' il compagno Emanuele Macaluso, che guarda caso ha scritto per II Giorno del lunedì un articolo critico sulla Bicamerale, culminato in queste due frasette avvelenate: «La Bicamerale è ormai un mercatino in cui tutti vogliono la loro fetta di salame - ha scritto Macaluso -. E D'Alema cambia opinione continuamente». Figuriamoci D'Alema. Appena vede Macaluso, non si lascia sfuggire l'occasione di puntualizzare: «Guarda Macalu¬ so che sulle riforme io non ho mai cambiato idea: sono stato sempre favorevole al doppio turno, secondo la scelta del congresso. Come fai a dire che ho cambiato opinione?». Per i curiosi del lunedì mattina lo sketch si profila prelibato: si avvicinano subito tre giornalisti di lunga militanza comunista: Giorgio Frasca Polara, Candiano Falaschi e Pasqualino Laurito, lo «sceneggiatore» della Velina rossa. Lo sketch può continuare. Dopo la prima mossa di D'Alema, ecco Macaluso: «Ho letto i giornali e ho visto che hai cambiato opinione spesso... Ti farò avere i ritagli...». E D'Alema, con una smorfia che per un attimo lo fa rassomigliare all'imitazione di Sabina Guzzanti, insiste: «Io i giornali non li leggo». E Macaluso: «Tranne Il Giorno...». E D'Alema: «E io smentisco qualsiasi opinione a me attribuita dai giornali o da altri...». E a questo punto D'Alema cala la sentenza memorabile: «L'ho detto una volta per tutte con validità erga omnes, con valore perpetuo: quello che scrivono i giornali è sempre falso!». Sentenza definitiva sull'ossessione che angustia D'Alema? O piuttosto boutade paradossale che lascia filtrare un altro po' di veleno verso i detestati giornali? Non è dato saperlo. Intanto D'Alema lascia il compagno Macaluso, scherza con Frasca Polara e Laurito e poi finalmente entra nella buvette. E ordina mio di quei pasti spartani che gli consentono di mantenere un fisico asciutto: im caffè e due mele. E intanto Macaluso - mi togliattiano che la lontananza dalla politica attiva ha reso più perfido - ha messo su una Bicamerale-ombra: domani pomeriggio nei saloni della AdnKronos ha invitato tutti i protagonisti della commissione - nessuno escluso - a confrontarsi «fuori dai denti» sulle riforme. [f. mar.] Massimo D'Alema ed Emanuele Macaluso

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