«Yuri, devi raccontarci tutto» di R. Et.

«Yuri, devi raccontarci tutto» «Yuri, devi raccontarci tutto» Nuovo interrogatorio per il teste-chiave PESCARA. Potrebbe essere davvero Yuri la chiave del mistero. Di una morte al momento inspiegabile. I genitori di Davide esigono la verità. Vogliono sapere chi ha strappato al loro affetto quella creatura di appena 11 anni. L'amico del cuore di Davide ieri sera è tornato nuovamente in questura. Un altro interrogatorio. L'ennesimo. Allredo e convinto che Yuri sappia moito di più di ciò che ha detto sino ad ora e la polizia forse comincia a dargli credito. Yuri è arrivato in questura poco dopo le 18. Con lui c'era la madre e, per la prima volta, anche un avvocato, Angelo Scudieri. Top secret sul contenuto del colloquio che il bimbo ha avuto con lo psicologo incaricato dalla procura, Giuseppe Orfanelli, giudice onorario presso il tribunale dei minori dell'Aquila. E' stato lui ad interrogare i tanti minori coinvolti a vario titolo nella scomparsa di Davide. Di fronte si è sempre trovato un muro. «E' inutile che cercate di farmi dire ciò che non so», aveva detto Yuri nei giorni scorsi agli investigatori. «Non lo so dove si trova Davide. Non mi ha detto nulla, da lunedì non l'ho più visto». Che il bambino non dicesse tutta la verità ci sono voluti cinque giorni per capirlo. Fino al 19 aprile, infatti, Yuri è riuscito a mantenere ben custodito almeno un segreto: martedì, il giorno dopo la scomparsa del bambino, lui era assieme al suo amichetto. A Pescara Colli erano stati visti da un adulto mentre si aggiravano attorno al cortile di una palazzina tutti interessati ad una macchinina a pedali. Anche lo psicologo era convinto che Davide si fosse allontanato volontariamente da casa «spinto da un forte spirito d'avventura». «Non ci sono elemen¬ ti per farci credere il contrario aveva detto Orfanelli - e anche le deposizioni degli amichetti ci inducevano a ritenere che Davide potesse trovarsi davvero a Napoli, la città che amava». Ieri sera Yuri è rimasto con lo psicologo in questura per quasi un'ora. Quando è andato via è stato fatto salire a bordo di un'autocivetta della polizia uscita dall'edificio a sirene spiegate. A bordo dell'auto, forse diretta in un luogo segnalato proprio da Yuri, oltre alla madre del bimbo c'era anche l'avvocato che ha coperto il volto di Yuri col suo impermeabile bianco. Forse il bambino aveva stretto un patto di sangue con il suo amichetto. La morte del suo migliore amico potrebbe averlo fatto destare d'improvviso. Forse è così, ma nessuno si sente di poter escludere che il bimbo possa essere stato il testimone di im incidente. [r. et.]

Persone citate: Angelo Scudieri, Giuseppe Orfanelli, Orfanelli

Luoghi citati: Aquila, Napoli, Pescara