«Mani legate» con i clandestini

Manca il mandato in Albania Manca il mandato in Albania «Mani legale» con i clandestini BARI. Sono partiti ieri a mezzogiorno per Durazzo 180 dei 1225 albanesi che erano sbarcati a Bari domenica pomeriggio dalla motocistema Irini. Per le autorità italiane non sono persone bisognose di protezione, come le 301 donne e i 390 minori che sono stati accolti sia pure in via provvisoria nei centri di accoglienza disseminati in Puglia. Nei prossimi giorni potrebbero essere rimpatriati quasi tutti i 534 uomini che hanno sfidato l'Adriatico. L'arrivo della nave albanese nel porto di Bari ha sollevato nuove polemiche sulla missione in Albania, sulla sua effettiva utilità. «Non esistono mezzi militari in grado di fermare l'esodo di clandestini verso le coste italiane», ha ammesso, ieri, Riccardo Sessa, consigliere diplomatico del ministero della Difesa. «E' impensabile che si possa fermare una nave come quella che è sbarcata domenica pomeriggio». L'esercito, insomma, ha le mani legate. Amabile, Mllone e Tessandori A PAG. 9 con un Intervento del generale Angloni

Persone citate: Amabile, Riccardo Sessa, Tessandori

Luoghi citati: Albania, Bari, Durazzo, Puglia