Vizi e virtù della «Governante» sfida da vincere in prima serata di Alessandra Comazzi

TV&TV TV&TV Vizi e virtù della «Governante» sfida da vincere in prima serata OGNI sabato sera, Raidue manda in onda la prosa. L'altra sera Giorgio Albertazzi e Paola Pitagora erano i protagonisti della «Governante», scritta nel 1952 da Vitaliano Brancati. E' il dramma di un'omosessualità femminile annegata nell'ipocrisia borghese: questo, che fu forse il miglior lavoro teatrale dello scrittore, subì il divieto alla rappresentazione. La censura del tempo già si era accanita contro di lui, fin dai tempi del «Vecchio con gli stivali», una novella sceneggiata al cinema negli ((Anni difficili» di Zampa, che generò un filone cinematografico di satira politica, anch'esso inizialmente osteggiato. Tutto questo fervore contro di lui, ispirò a Brancati la scrittura di un pamphlet, «Ritorno alla censura», in cui l'autore di «Don Giovanni in Sicilia», del «Bell'Antonio», dell'incompiuto «Paolo il caldo», rivendicò i diritti civili del teatro: ribadiva la sua poetica del comico, fedele ai grandi modelli del realismo classico ottocentesco, che trasformavano la sua congeniale disposizione «aristofanesca», secondo Cecchi, in ama¬ rezza. Insomma, nella «Governante» di motivi di interesse ce ne sono molti. E' vero che un simile tipo di interesse, socialeletterario, non brilla in testa alle preferenze del pubblico televisivo di oggi (anche perché non è abituato), però non dovrebbe essere impossibile trovare una maniera, moderna, contemporanea, per inquadrare la commedia di turno nel contesto in cui fu scritta. Cercando di far capire che il teatro non è fatto da strana gente che sale in palcoscenico e recita un copione scritto da altri, ma ha un senso più profondo e nello stesso tempo più semplice, essendo stato nei secoli lo spettacolo popolare per eccellenza. Invece la prosa del sabato sera va in onda tardi, senza introduzioni, senza alcun genere di spiegazioni, rendendo lo spettacolo appetibile soltanto per chi è già preparato. Sarebbe invece una bella scommessa, per la televisione di Stato, ingrandire il giro d'affari, attirando un pubblico più vasto ed eterogeneo. Che, almeno potenzialmente, esiste ed è già pronto. Visto che tanto il sabato se lo contendono classicamente Raiuno e Canale 5, che in queste settimane stanno mandando in onda «Fantastica italiana» e «Viva le italiane», sarebbe un piccolo atto di fiducia nei telespettori invertire semplicemente la programmazione, trasmettendo prima il teatro, poi il giallo del sabato sera. Anche perché quei gialli lì sono di solito fondi di magazzino, produzioni dozzinali dove solitamente si spara all'impazzata e non si possono più contare i morti. L'altra sera invece il morto era uno solo, tale Terry, ucciso dal ragazzo amante della moglie. Dunque, siamo nella provincia americana, tanto linda e pinta quanto «marcia dentro», come spesso ci raccontano i film. Un giovanotto liceale conosce la madre di una sua compagna di scuola. I due si innamorano perdutamente, duramente osteggiati dai genitori di lui; lei gli dice che il marito abusa da sempre della figlia, non trovano altra soluzione al loro folle sentimento che l'uccisione del cattivo. Un bel pasticcio non tanto poco edificante quanto sciocco negli sviluppi. Alessandra Comazzi

Persone citate: Brancati, Cecchi, Giorgio Albertazzi, Paola Pitagora, Vitaliano Brancati, Zampa

Luoghi citati: Sicilia