Gim, la Borsa giudica lo strappo

Operatori in allerta. Giammetti (Valentino) : «E' una buona occasione perduta» Operatori in allerta. Giammetti (Valentino) : «E' una buona occasione perduta» Gim, la Borsa giudica lo strappo Giornata insidiosa per Gemina, Hpi e Marzotto MILANO. Il clamoroso strappo Ira Marzotto e Hpi sarà giudicato stamane dal tribunale di Piazza Affari. Qui, a partire dalle 10, i riflettori saranno tutti puntati sui valori coinvolti nell'operazione Gim: i titoli del gruppo tessile di Valdagno; le azioni Hpi e Gemina. Ma l'esame, sottolineano alcuni operatori, potrebbe estendersi a Mediobanca, regista dell'operazione svanita all'improvviso ancor prima di nascere. Come reagirà il mercato? E quale sarà l'atteggiamento delle autorità di Borsa? Va subito sottolineato, al proposito, che una volta tanto non sono in discussione la trasparenza e l'informativa al mercato. Il comunicato diffuso sabato, al termine dei consigli di Marzotto e Hpi, ha ricevuto l'avallo della Consob. E la commissione pare abbia ritenuto esauriente l'informativa al mercato. Le autorità di Borsa, invece, si muoveranno solo in caso di oscillazioni molto violente dei titoli collegati all'operazione. Ma quale impatto avrà la notizia della rottura sul mercato azionario? La fusione tra Marzotto e Hpi era slata accolta con un notevole favore in Borsa e fuori. Anche dall'estero, circostanza rara per le vicende della finanza italiana, erano arrivati apprezzamenti. Ora, si teme che la delusione crei un contraccolpo altrettanto forte. «E' un vero peccato - commenta ad esempio Giancarlo Giam- metti, amministratore delegato del gruppo Valentino - che sia andata così precipitosamente in fumo un'operazione tanto pubblicizzata, anche all'estero. Era una bella possibilità di creare un vero conglomerato del lusso italiano per affrontare i colossi francesi. Speriamo che possa nascere un altro polo...». Nell'attesa di nuove iniziative, però, occorre fronteggiare l'ora della delusione. 1 titoli della scuderia Marzotto avevano tratto beneficio, soprattutto nell'ora dell'annuncio, dalle prospettive aperte dal matrimonio. Piaceva agli analisti la prospettiva di una massa critica elevata, del rafforzamento patrimoniale, dell'apertura di una strategia davvero globale. E così, dall'inizio dell'anno, la Marzotto ordinaria registra una crescita del 27,6%. Ma, rispetto ai massimi segnati l'il marzo, sull'onda dell'annuncio dell'accordo, il titolo è già arretrato del 15% abbondante. E non va dimenticato che alla vigilia dell'esame del mercato, il gruppo di Valdagno ha reso noti i risultati del primo trimestre: il fatturato segna il passo (701 miliardi contro 704,9) ma migliorano i profitti e soprattutto cala il livello dei debiti, tallone d'Achille del gruppo, che passano da 590,4 di un anno fa a 469 miliardi. Per quanto riguarda Hpi, quello di oggi è quasi un esordio. La Holding delle Partecipazioni Industriali venne infatti quotata proprio dopo l'annuncio dell'operazione e dei termini di concambio previsti: 13 azioni ordinarie e 8 risparmio Hpi per ogni Marzotto delle rispettive categorie. E da allora le Hpi hanno viaggiato sul listino telematico in stretta correlazione con i titoli Marzotto. Anche nell'ultima seduta di Borsa che ha preceduto il clamoroso annuncio della rottura del contratto, le Hpi ordinarie (ultimo prezzo di 934,4 lire) hanno registrato un rapporto con le Marzotto pari a 13,3 volte, molto vicino al rapporto di concambio. Ma adesso? Nella prima seduta dopo la separazione le Hpi dovranno fronteggiare i malumori del mercato. Il titolo, però, non parte di sicuro da vette indifendibili. Basti dire che le azioni quotano assai al di sotto del valore peritale del consiglio di Borsa (1050 lire) e che i gestori di certo non sottovalutano il fatto che la holding dispone di mille miliardi di liquidità e di partecipazioni rilevanti in tre settori, tessile, editoria e carta. Per entrambi i gruppi, insomma, ci sono le premesse per assorbire le inevitabili pressioni al ribasso legate alla delusione per la fallita fusione. E' importante però, sottolineano gli operatori, che i mercati abbiano al più presto la percezione della nuova rotta di marcia degli ex fidanzati, anche perché i due gruppi appaiono solidi e capaci di trovare altrove uno sbocco per le loro strategie future. [u. b.] LA FAMIGLIA fininvest/1ntrapresa (Pietro Marzotto) Pi CHI COMANDA A VALDAGNO H 12,34% (Come sono ripartite le azioni della Marzotto) ZAMIA (Italia Marzotto) ALTRI 5,96% VENINVEST (Paolo'Marzotto) 3,97% stefano marzotto 2,76% MAù^rM 53,81% LUCA marzotto 2'56J£jjJ| nIcolo- marzotto 2,56%jimmrn gaetano marzotto 2,31%jJ JjJJjJ pietro marzotto 2,21% paolo marzotto 2,1 Alt re quote in famiglia 17% s^m^^ 3,5% CHASE NOMINEES 3,64% ROYAL BANKOF SCOTLAND 2,2%

Persone citate: Borsa, Giammetti, Ira Marzotto, Italia Marzotto, Marzotto, Pietro Marzotto

Luoghi citati: Milano, Valdagno