Palazzo Chigi-Arcore: giallo delle veline

La politica a colpi di risate Palazzo Chigi-Arcore; giallo delle veline La frenata del premier dopo l'ironia di Berlusconi IL PORTAVOCE EITG aROMA UANDO si sintonizza sul Tgl dell'ora di pranzo, il telespettatore si trova Tiziana '•. ano sullo schermo: «Con riferito alla dichiarazione del siderite del Consiglio di ieri secioè che Berlusconi straparla pei ne ha capito che l'inciucio non si può fare, il direttore del tgl ivia ,.ello Sorgi precisa che quanto ilei ito nell'edizione delle 20diie. a citato comunicato dal portavoce del presidente del Consiglio, dottoi Francesco Luna, e da lui atribuilo a foriti di Palazzo Chigi». Francesco Luna, chi era costui?, .1 ., essersi chiesto il telespettatore. Sul Tg5 non va meglio: anche li c'era stato il comunicato. Francesco Luna, nipote di quel Luna cne faceva lo stesso mestiere per oonto di De Gasperi, è l'uomo attraverso il quale Romano Prodi parla. Ovvero, formando il centraIiììu della presidenza del Consiglio, può, se si è addetti ai lavori, coioscere il «pensiero» ufficiale del j.c mier. Cosa che, sabato pomeijjgio, ha fatto la giornalista Cini Paladini del Tg5. Era in corso ia manifestazione del Polo, e la „ioiiist.a ha chiesto cosa ne pen.>asae Prodi. Lo ha chiesto, natu.alniente, a Francesco Luna. Il fucile, dopo pochi minuti, l'ha richiamata, dettandole parola per jaiula alcune righe. «Un comuni.utu, dettato per telefono da Palilo Chigi, è la voce ufficiale del presidente del Consiglio» dice il diruttore del Tg5, Enrico Mentana. Jhu infatti, l'ha mandata in onda integralmente. ((Attribuendola a .unti di Palazzo Chigi, com'è consuetudine in questi casi», precisa. Pochi minuti ancora, e Francesco Uxiia telefona a Daniela Tagliafico Jcl Tgl : ((Abbiamo dato questo couuincato ufficiale al Tg5, vi interessa?». Eccome se ci interessa, è la risposta. E così, la famigerata liasu va in onda, in contemporaìea sui due tiggì più ascoltati: (Berlusconi straparla perché ha capito che l'inciucio non si può fare». Pochi minuti ancora, e nelle .udazioni dei giornali si abbatteva, sabato sera, un altro comunicato. Di Berlusconi, stavolta, che parodiando Palazzo Chigi faceva iapere che «fonti vicine ad Arcore assicurano che Prodi sragiona, poiché ha preso finalmente contezza che l'Italia del suo governo .iostenuto dai comunisti non entrerà m Europa. E lo sragionamento viene prontamente riportalo dal Tgl di regime». Mentre tutto questo accadeva a Roma, Prodi era a Bologna, come sempre durante il fine settimana, a cena in un ristorante con degli amici, tra i quali Giovanni Pecci, l'amministratore di Nomisma. Il giorno dopo, mentre Arcore tiene il punto. Prodi smentisce. Quando Francesco Luna telefona a Marcello Sorgi, domenica mattina a mezzogiorno, difende col direttore del Tgl quella dichiarazione: «Mi spiace, questa polemica con Berlusconi...». Ma, alle 12 e 54 minuti, da Bologna, Prodi fa sapere: «Di quella nota non so niente». E Sorgi, presumibilmente perplesso, manda in onda la sua precisazione. Il cui significato è chiaro; se Palazzo Chigi emette un comunicato ufficiale, qualunque giornalista ai mondo è costretto a crederci. Con un dubbio in più: «Perché, se Tg 1 e Tg5 danno la stessa notizia, il Tgl per Arcore è di regime, e il Tg5 no?» si chiede Sorgi. Anche perché, ieri sera, era il presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, Francesco Storace di An, a stigmatizzare il comportamento del Tgl. Dopo la replica di Sorgi, Storace ha modificato il tiro, ma non i contenuti: «Non mi ero accorto che i trombettieri del governo erano due». Ma, alle 14 e 54, Prodi ci ripensa, in parte: «Il concetto di quella nota attribuita a fonti di Palazzo Chigi era un concetto giusto. Tutti sanno che io sono per il bipolarismo e contro il trasformismo. Ma io non uso quel linguaggio. Non è mio costume». Enrico Mentana, intanto, è preso da un dubbio ulteriore: «Se Prodi dice che quella di¬ chiarazione l'ha fatta, come fa a disconoscerla?». La risposta arriva, tramite agenzie, da Bologna: «Ormai voi giornalisti accelerate le cose in modo tale che uno deve dare delle risposte rapidissime, e non ha neanche il tempo per pensarci su un po'». [aut. ram.l LA «VELINA» DI PALAZZO CHIGI ORE 20,51 "Berlusconi straparla perché ha capito che l'inciucio non si può fare. D'altronde il Paese sta andando sempre più verso il bipolarismo, che è l'esatto contrario dell'inciucio, come dimostrano anche i risultati delle recenti elezioni amministrative». LA «VELINA» DI FORZA ITALIA ORE 21,50 • Fonti di Villa San Martino, ad Arcore, affermano che Prodi sragiona, in quanto ha preso finalmente contezza che l'Italia del suo governo sostenuto dai comunisti non sarà mai accettata in Europa. 1x4 velina di regime che riportava lo sragionamene è stata prontamente e zelantemente diffusa dal Tgl di regime».