LA DIFFICILE SCOMMESSA DI TORINO di Gianni Vattimo

LA DIFFICILE SCOMMESSA DI TORINO LA DIFFICILE SCOMMESSA DI TORINO L' ACCORDO che si è realizzato a Torino tra Valentino Castellani e Rifondazione comunista ha tutte le caratteristiche per essere considerato l'ennesimo cedimento dell'Ulivo ai "ricatti- di Bertinorti. Proprio per questo, Castellani ha cercato fino all'ultimo di evitarlo, pensando che gli sarebbe basrato un appello diretto agli elettori comunisti per ottenerne la confluenza sul proprio nome al secondo turno. La grande maggioranza dei parlamentari dell'Ulivo eletti a Torino, e pensiamo anche la segreteria del pds, lo hanno alla fine persuaso ad accettare l'apparentamento. Sebbene discutibile (e di esito ancora dubbio) si tratta di una decisione che rientra perfettamente nella logica del doppio turno e che, almeno per quanto se ne sa oi'a, potrebbe confermare, piuttosto che smentire, quel significato «esemplare» che il caso Torino non può non avere per la situazione politica nazionale. L7n significato esemplare che deriva sia dall'importanza della città, sia dal fatto che proprio a Torino, quattro anni fa, si era costituita intorno a Castellani un'alleanza che doveva diventare il modello dell'Ulivo nazionale. Oggi si tratta di vedere, anche in base al risultato del ballottaggio, se l'accordo avrà solo il senso di un'operazione (non sappiamo ancora se riuscita) di salvataggio e di sopravvivenza del tipo di quelle che tanto spesso negli ultimi tempi hanno mantenuto in vita, in una luce piuttosto incerta, il governo Prodi, oppure se può diventare il primo passo di una nuova fase nei rapporti tra Gianni Vattimo CONTINUA A PAG. 2 QUARTA COLONNA

Persone citate: Castellani, Valentino Castellani

Luoghi citati: Torino