Quote latte, conti tutti da rifare

L'inchiesta: inattendibili i dati di produzione. Le multe slittano al 31 agosto L'inchiesta: inattendibili i dati di produzione. Le multe slittano al 31 agosto Quote latte, conti tuffi da rifare E Bruxelles potrebbe bloccare i fondi per l'Italia ROMA. Per le quote latte si è arrivati alla resa dei conti. La relazione della commissione d'inchiesta indica gravi responsabilità dello Stato, del ministero delle Risorse agricole, dell'Amia e delle Regioni, ma anche degli acquirenti, dell'Unalat, di Coldiretti, Confagricoltura e Confederazione italiana agricoltori. Lo Stato, dice la relazione, non ha creato un'authority di controllo sulle quote e ci sono stati ritardi nell'adeguamento della normativa italiana a quella comunitaria. L'Unalat «non è riuscita a fotografare la situazione produttiva»; Coldiretti, Confagricoltura e Cia, almeno fino al '92, «hanno gestito in maniera inadeguata» le quote. 11 ministero, poi, ha responsabilità sia per scarsa vigilanza sia «per l'irrigidimento in una insostenibile (visto che mancavano i dati certi sulla produzione nazionale n.d.a.ì richiesta di aumento della quota alla Comunità», tutto questo «sicuramente fino alla campagna lattiera '93-'94». Insomma, ce n'è per tutti: per le Regioni «pressoché inerti rispetto alle attività di controllo loro demandate dalla legge». Ce n'è per l'Aima, che «dopo il tentativo disastroso di avvalersi dei dati Unalat, si è affidata, per l'informatizzazione dei dati e per i controlli, ad organismi privati la cui partecipazione azionaria, in qualche modo facente capo alle principali associazioni agricole e all'Unalat, ovverosia agli stessi controllati, veniva contestata dall'Ue». E ce n'è per gli acquirenti che «hanno trasmesso dati errati, in ta¬ luni casi volutamente non corrispondenti al latte effettivamente conferito né ai reali conferitori utilizzando fatture per operazioni inesistenti». E ancora: alcuni titolari di quota l'hanno coperta «emettendo o tollerando che si emettessero a loro nome fatture per produzioni di latte mai realizzate». «Ci riserviamo una valutazione dettagliata e compiuta non appena sarà disponibile, in modo ufficiale, il documento della commissione», rispondono ad una voce Paolo Micolini, Augusto Bocchini e Giuseppe Avolio, presidenti delle organizzazioni agricole chiamate in causa. «Un obiettivo è essenziale: fare chiarezza e costruire un sistema gestionale di totale affidabilità», proseguono i presidenti di Coldiretti, Confagricoltura e Cia, affermando che le loro organizzazioni «non fanno parte delle società che hanno svolto, per conto dell'Anna, i controlli sulle quote latte». Intanto il Consiglio dei ministri ha stabilito che il pagamento del conguaglio delle multe per le quote latte slitterà al 31 agosto e che la commissione d'indagine continuerà a lavorare sino al 10 luglio. Nei 30 giorni successivi alla conclusione del supplemento d'indagine l'Aima provvederà alle eventuali rettifiche degli elenchi dei produttori che devono pagare le multe perla campagna 1995-'96. E proprio il supplemento d'indagine potrebbe aprire un nuovo capitolo nella vicenda quote latte. Infatti se fossero confermate le ipote- si della commissione di inchiesta, il governo dovrebbe ridiscutere a Bruxelles l'intero ammontare delle multe, che sarebbe di 1413 miliardi, contro i 3600 concordati per il quinquennio 1989-'93, ed inferiore ai 300 miliardi pattuiti per il 1994-'95, poiché lo sforamento sarebbe da attribuire a «false attestazioni di produzioni non esistenti e utilizzate per commercializzare latte di dubbia provenienza, in modo da alterare sensibilmente il mercato». Però c'è un altro pericolo, che viene fatto presente dall'europarlamentare Luigi Florio: quel¬ lo che Bruxelles blocchi tutti i fondi per la nostra agricoltura se l'Aima non verrà radicalmente riformata. «Una notizia per ora ufficiosa - dice Florio - ma che presto sarà ufficiale. A questo ptmto sarebbe meglio liquidare l'Aima». E la nuova bufera sul latte riaccende la protesta: oggi i cobas dei produttori di Emilia e Romagna presidieranno con i loro trattori le strade nelle zone di Piacenza, Parma e Reggio per chiedere una totale cancellazione delle multe. Vanni Cornerò Una recente manifestazione di agricoltori italiani a Lussemburgo

Persone citate: Augusto Bocchini, Florio, Giuseppe Avolio, Luigi Florio, Paolo Micolini, Vanni Cornerò