Alle Poste scatta l'ora degli aumenti di Francesco Bullo

Le tariffe erano ferme dal 1989. Per lettere e cartoline un rincaro medio del 10 per cento Le tariffe erano ferme dal 1989. Per lettere e cartoline un rincaro medio del 10 per cento Alle Poste scatta l'ora degli aumenti Dure critiche dai consumatori dell'Adusbef I sindacati: «E' un provvedimento tampone» ROMA. Brutte notizie, peraltro annunciate, sono in arrivo per chi imbuca una lettera o manda un telegramma: da domani scattano gli aumenti delle tariffe postali. Per chi invia pacchi, invece, i ritocchi partiranno dal 12 maggio. E' questo l'effetto della «manovra bis» che autorizzava l'Ente Poste a rincari del 10%. Con il provvedimento pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» di ieri si vanno a compensare i tagli stabiliti dal decreto-legge del 28 marzo scorso (500 miliardi nel 1997,600 miliardi nel 1998 e 700 miliardi l'anno successivo). Come si ricorderà il «piano d'impresa» dell'Ente Poste, presentato un mese fa dal presidente Enzo Cardia per la trasformazione in SpA e la privatizzazione, era chiaro: per raggiungere il pareggio di bilancio era indispensabile 11 contributo dello Stato o l'aumento delle tariffe, in caso contrario sarebbero saltati 15 mila posti di lavoro. La strada scelta è stata quella dei rincari, ma vediamo che cosa cambia. L'affrancatura normale per le lettere aumenterà da 750 a 800 lire, i bollettini di conto corrente postale costeranno 200 lire in più (da 1000 a 1200 lire), espressi e raccomandate aumenteranno di 600 lire, un telegramma di 10 parole costerà 6000 lire invece di 5000. Ritocchi, ma dal 12 maggio, anche per i pacchi postali (da 1000 a 1500 lire in più, a seconda del peso, rispetto alle tariffe). L'Ente Poste si è affrettato a sottolineare che l'incremento di 50 lire, per l'affrancatura ordinaria della lettera, porta le tariffe italiane (fermo a 750 lire dal 1989) alla media di quelle europee, pur restando comunque inferiore a quelle di Germania (997 lire), Francia (887), Danimarca (980), Austria (850) e Belgio (822 lire). Media europea, dunque, ma con effetti negativi sull'inflazione? Assicurano di no, perché l'eventuale incidenza sull'indice dei prezzi di maggio potrebbe essere compensato dalla prosecuzione della tendenza al ribasso di altri prezzi, come ad esempio quelli dei combustibili. E aggiungono che sull'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (utilizzato dall'Istat per rilevare il tasso d'inflazione) i servizi postali rappresentano solo lo 0,29% e quelli di bancoposta «pesano» per lo 0,36%. La risposta non convince l'Associazione per la difesa dei consumatori (Adusbef) che protesta perché «dopo la raffica degli aumenti degli ultimi mesi, ben sopra il tasso d'inflazione programmato dal governo, per farmaci da banco, tariffe idriche e autostradali, supplementi ferroviari, tariffe Re-Auto e motocicli, bollo auto, si registrano aumenti tra il 6,75 ed il 20% per le tariffe postali». «Mentre nelle tasche dei consumatori italiani continueranno a gravare i costi di questi generalizzati aumenti - afferma il presidente dell'Adusbef, Elio Lannutti - il superministro del Tesoro, Ciampi, continua imperterrito ad affermare che siamo ormai ad un'inflazione dell'1%. Non ci stupiremmo - conclude l'associazione di consumatori - se a questa ennesima raffica di aumenti, deliberata senza aver fissato un'accettabile contropartita per il miglioramento della qualità dei servizi erogati dal sistema postale, dovesse corrispondere un'ulteriore riduzione dell'inflazione, questa volta vicino allo zero...». E i sindacati? Ribadiscono la preoccupazione per «l'impatto inflazionistico di queste misure» e parlano di un «provvedimento tampone» che deve essere «ac¬ compagnato dalla ristrutturazione dell'ente e dall'aumento degli investimenti» e che non può comunque «essere considerato un modello per le altre aziende in crisi». Francesco Bullo GLI AUMENTI IN BUCA La tabella illustra una parte dei listini dell'Ente Poste

Persone citate: Ciampi, Elio Lannutti, Enzo Cardia

Luoghi citati: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Roma