Kohl lancia gli spot tv per l'Euro di Emanuele Novazio

Kohj lancia gli spot tv per l'Euro Il cancelliere prepara una campagna pubblicitaria per la moneta unica Kohj lancia gli spot tv per l'Euro «Dimostreremo che le paure sono ingiustificate» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il governo tedesco avvierà una grande campagna nazionale di informazione sulla moneta unica europea: inserzioni sui giornali, opuscoli, spot televisivi. «Dimostreremo che le paure dell'Euro sono ingiustificate», riassume il ministro alla Cancelleria Friedrich Boni. Che la morte del marco e l'introduzione della moneta europea non significano dunque - sventure economiche e finanziarie, come molti risparmiatori tedeschi temono e che è sbagliato considerare la valuta nazionale un simbolo irrinunciabile della ricostruzione e del benessere conquistato dai tedeschi nel secondo dopoguerra. Ma che l'avvio dell'Unione monetaria sarà, al contrario, un vantaggio per tutti: per le finanze dello Stato, per l'economia nel suo insieme e per i normali cittadini. Per cancellare questi timori molto radicati e sempre più diffusi, man mano che si avvicina l'appuntamento del primo gennaio 1999 - il governo Kohl intende appunto «rendere chiaramente riconoscibili» i vantaggi della moneta unica: «Tutti devono finalmente capire che proprio l'integrazione economica dell'Europa ha avuto, negli ultimi decenni, una enorme importanza per radicare una pace durevole», argomenta Bohl. E chi «manovra contro l'Euro», deve rendersi conto di essere in una difficile posizione: «Accanto a sé ha soltanto i radicali di destra e di. sinistra». Presentando 0 progetto del governo, sulla «Welt am Sonntag», il ministro fa riferimento a un recentissimo studio dell'Istituto «Ifo», che indica in novanta miliardi di marchi «l'utile realizzato dal benessere» nei quindici Paesi della Comunità. E' importante capire - insiste Bohl - che la piena attuazione del mercato unico sarà in grado di assicurare in Germania milioni di posti di lavoro. Particolari vantaggi ne trarranno le piccole e medie imprese, che oggi sono spesso in difficoltà nelle loro relazioni d'affari con i partner stranieri, a causa delle turbolenze nei mercati dei cambi. L'azione del governo, sollecitata da tempo negli ambienti politici ed economici tedeschi, è quanto mai opportuna, in un Paese nel quale due terzi dei cittadini sono diffidenti nei confronti dell'Unione monetaria, e la metà abbondante è favorevole a un rinvio dell'Urne. I sondaggi più recenti confermano inoltre una tendenza affiorata nel recente passato: molti tedeschi considerano i tagli allo Stato sociale una conseguenza diretta dell'ingresso in Europa. Accrescendo la propria diffidenza. Emanuele Novazio

Persone citate: Bohl, Friedrich Boni, Kohl, Sonntag

Luoghi citati: Europa, Germania