Kabila sulla nave, ora manca solo Mobutu

L'allarme da un porto del Nord, al confine col Montenegro ZAIRE Atteso per oggi l'avvio della trattativa. Conquistati altri 4 centri, gli insorti sono a 150 km da Kinshasa Kabila sulla nave, ora manca solo Mobiliti / ribelli prendono la città del Presidente KINSHASA. Elegante, sorridente e disteso, il capo dei ribelli zairesi Laurent Desiré Kabila e arrivato ieri in elicottero a bordo della nave rompighiaccio della marina militare sudafricana dove, di fronte alle coste del Congo, dovrebbe svolgersi il colloquio con Mobutu Sese Seko. E' rimasto a terra invece il presidente dello Zaire, ma il vice ministro degli esteri sudafricano Aziz Pahad, che fa da mediatore di pace, ha assicurato che «tutti i problemi rilevanti sono stati risolti, le due parti adesso sono soddisfatte» e che i colloqui dovrebbero cominciare oggi stesso - semprecché Mobutu si faccia davvero vedere. Ma ormai da trattare non sembra eserci che la resa di Mobutu e del suo regime. Ieri i ribelli zairesi hanno conquistato altre quattro citta, Kenge, Bandundu, Matadi e Lisala, la citta natale del Presidente, e si trovano ormai a circa 150 chilometri a Est di Kinshasa, secondo quanto riferito ieri da testimoni con- tattati dalla capitale. Un abitante ha detto che avanguardie dei ribelli sono entrate a Kenge la notte scorsa, mentre secondo altri testimoni gli uomini di Laurent Desiré Kabila sono giunti nella città ieri mattina dopo aver attraversato nella notte Masi-Manimba, una località a circa 350 chilometri da Kinshasa. Un alto dignitario locale ha detto all'agenzia britannica Reuters che la strada ò in buone condizioni tra Masi-Manimba e Kenge ma che l'ulti¬ mo tratto verso Kinshasa è notevolmente dissestato. A Lisala, la città del presidente Mobutu Sese Seko a un migliaio di chilometri dalla capitale, i ribelli sono entrati ieri, e ora stanno ammassando armi e equipaggiamenti nella città di Kikwit. Sono caduti nelle mani di Kabila anche Bandundu, capoluogo dell'omonima provincia collegato a Kinshasa dal fiume Congo, e soprattutto Matadi, unico porto in acque profonde dello Zaire, dove giungono le merci destinate ai cinque milioni di abitanti di Kinshasa. L'emittente ribelle «Voce del popolo» informa che le guarnigioni delle forze armate zairesi (Faz) nel Bandundu sono in fuga verso la capitale o verso Sud. I ribelli hanno lanciato la loro offensiva contro Matadi, ai confine con l'Angola, con il sostegno del governo di Luanda, che ha inviato 20C0 soldati al confine e da tempo arma i gendarmi del Katanga, secessionisti della provincia meridionale zairese dello Shaba, alleati a Kabila. Al contrario, almeno 400 guerriglieri dell'Unita (Unione nazionale per l'indipendenza totale dell'Angola) di Jonas Savimbi sono stati assoldati da Mobutu come guardie del corpo. Da indiscrezioni risulta che l'obiettivo dei mediatori di pace sudafricani è ottenere le dimissioni di Mobutu per motivi di salute e la nomina di un presidente ad interim che guidi il Paese fino alle elezioni. Una soluzione di questo gene¬ re consentirebbe a Kabila di entrare a Kinshasa senza combattere. Ieri il leader dei ribelli aveva tenuto una conferenza stampa in cui aveva definito «inaccettabili» le pressioni esercitate da alcuni Paesi per convincerlo a scendere a patti con il presidente zairese. In particolare Kabila ha lamentato quella che ha definito la campagna lanciata dai mezzi di informazione occidentali riguardo ai presunti massacri di profughi perpetrati dai suoi uomini, [e. st.] Il capo di Stato potrebbe dimettersi per motivi di salute