« Risolveva le nostre birichinate » di M. Tr.
Risolveva le nostre birichinate « Risolveva le nostre birichinate » Amedeo d'Aosta: m'insegnò l'oratoria «Porterò una bandiera sulla tomba» FIRENZE. «E' un uomo che ha sempre fatto parte della mia vita, mi ha dato consigli e istruzioni. Ha sempre aggiunto una parola buona ha messo le toppe per rimediare alle birichinate di noi giovani». Amedeo di Savoia è commosso. Non vuole credere alla notizia e chiede più volte la conferma della morte di Falcone Lucifero, ultimo ministro della Real Casa. Poi aggiunge: «Strana coincidenza, strano destino. E' arrivata da poche ore una buona notizia per Casa Savoia e subito dopo ecco questo lutto. E' una perdita. Andrò al suo funerale e porterò una bandiera». Che cosa le ha insegnato Falcone Lucifero? «Quando morì Pio XII il re Umberto II mi mandò a portare le condoglianze della casa Reale. Era il mio primo incarico "ufficiale", ero giovanissimo e davanti ai cardinali Tedeschini, Aloisi-Masella e Cicognani mi tremava la voce. Lucifero mi tranquillizzò, mi aiutò a finire il discorso. Prima mi aveva spiegato il protocollo, un po' d'oratoria. In quel campo era un mago. Pensi che ha commemorato Umberto II al circolo della Caccia parlando per un'ora e mezzo a braccio e senza mai perdere il filo». Cosa l'ha colpita di più nella vita di Lucifero? «La sua grande cultura e la capacità di "guidare" la Casa nei momenti difficili. Da uomo di sinistra ha fatto molto per noi Savoia. Tenne testa a De Gasperi durante il lungo spoglio dei risultati del referendum tra Monarchia e Repubblica. Nel 1961 suggerì al Re il proclama in cui dette il suo plauso all'esperimento del primo governo di centro-sinistra (dc-psi) in Italia». Lei ha detto che Lucifero metteva una toppa alle birichinate dei più giovani. Secondo lei è intervenuto per correggere il giudizio di Vittorio Emanuele sulle leggi razziali? «Non lo so. Io sono stato in campo di concentramento, ho vissuto a fianco degli ebrei. Spero che una gaffe del genere non si ripeta mai più». [m. tr.]
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