Centrodestra di U. B.

La crociata anti-IKAlema Centrodestra «Meno tasse più lavoro» MILANO. «Ci siamo preparati per raccogliere dalle 50 alle 100 mila persone o molti di più. Oggi in piazza non scenderanno solo gli elettori del Polo...». Dario Rivolta, coordinatore di Forza Italia in Lombardia, prende gli ultimi accordi con Roma, in attesa della pacifica invasione di oggi: tutti a Milano, è l'invito dell'opposizione di centrodestra, per chiedere «meno tasse, più lavoro». Erano quasi un milione, a Roma, lo scorso autunno? E adesso? «Non sarà paragonabile - anticipa Rivolta - al corteo romano. Non sarà il numero dei partecipanti a qualificare la manifestazione, ma la rappresentatività territoriale e socioprofessionale». Eppure le cifre della vigilia sono imponenti. La regia, a Roma, è dell'ex generale di cavalleria Pietro Giannattasio. I pullman che si muoveranno alla volta di Milano saranno un migliaio; i treni straordinari? Arriveranno da Palermo, Lecce, Roma, Firenze e Trieste. Voli speciali atterreranno a Linate dalla Sicilia e dalla Sardegna. Le bandiere saranno almeno ventimila, gli slogan punteranno, naturalmente, sul fisco ma anche sulla scuola ma i veneti annunciano uno striscione sulla «Sanità di Stato che rovina la salute». La mascotte della manifestazione, probabilmente una caricatura agghindato da infine, sarà «Vamprodi», del premier vampiro. Accanto ai leader del Polo (in piazza del Duomo parleranno Berlusconi, Fini, Casini e Buttiglione) ci sarà infatti l'Unione del Commercio, più gli artigiani, i rappresentanti di piccole e medie imprese, la Life, la lega degli irriducibili obiettori fiscali. «A loro, ai piccoli produttori - commenta lo stesso Silvio Berlusconi chiediamo la partecipazione più massiccia. Devono riempire le strade per protestare contro coloro che stanno sbagliando. Questo governo sta penalizzando le piccole e medie imprese». Continua così il leader del Polo: «Stanno devastando i bilanci delle aziende e, di riflesso, creando le premesse per nuova disoccupazione. Aumentano le tasse, il costo del lavoro e le materie prime. Calano, invece, prezzi e utili...». Ma i riflettori non sono accesi soltanto sulla politica economica e la manovra bis. Il secondo turno delle amministrative batte alle porte. Non a caso oggi sfileranno i più accreditati sfidanti del Polo per la campagna di maggio. Ci sarà, in prima fila, il candidato a palazzo Marino Gabriele Albertini («ci sarei andato comunque, anche se non fossi in campagna elettorale» assicura) che annuncia la sua partecipazione in un comizio volante davanti all'Intendenza di Finanza milanese. Ci sarà Raffaele Costa e i candidati per Trieste (Donaggio) e Terni (Ciaurro). «Scendiamo in piazza - avverte l'ex ministro delle Finanze Giulio Tremonti - contro un governo che sta realizzando l'esatto opposto di quanto promesso in campagna elettorale. Non hanno tagliato, ma messo tasse, e per quanto riguarda la semplificazione più volte promessa il risultato è il seguente: 120 provvedimenti fiscali in 300 giorni. Questa è una vera sciagura». E sull'Irap Tremonti è ancor più drastico: «Sarà la vera tomba fiscale dell'Ulivo, assicura», [u. b.]