Un giro D'Italia targato Cavallino di Cristiano Chiavegato

Coinvolti nelle manifestazioni piloti clienti e dipendenti La festa s'inizierà a Roma a fine maggio per concludersi a Modena dopo 10 giorni Un giro {Titolici targato Cavallino Mostre e raduni per il mezzo secolo della Ferrari DAL NOSTRO INVIATO Piazza Grande. In pieno sole campeggia la magnifica cattedrale romanica, opera dei maestri campionesi, cui si appoggia in una simmetria un po' sbilenca l'alta torre della Ghirlandina. Di fronte il palazzo del Comune. Nell'atrio una vettura rossa, dalle forme arrotondate che regge benissimo il confronto con le auto più moderne. E' la Ferrari 340 M.M. numero 547 che vinse la Mille Miglia del 1953; guidata da Marzotto e Crosara. E' qui che ieri è partita la festa di Maranello. La celebrazione dei 50 anni della Casa del Cavallino rampante. Da venerdì 30 maggio a domenica 8 giugno, una serie di manifestazioni che ricorderà il marchio automobilistico più famoso del mondo, fondato appunto da Enzo Ferrari nel 1947. Una storia affascinante di sport, tecnologia e passione che attraverso mille episodi è giunta ai giorni nostri. Il programma dei «50 anni della Ferrari» è stato presentato da Luca Montezemolo, con Giuliano Barbolini, Giancarlo Bertacchini ed Egidio Pagani, sindaci rispettivamente di Modena, Maranello e Fiorano. Cioè delle tre città che hanno legato in maniera indissolubile il loro nome con la nascita e lo sviluppo di quella che prima fu una piccola officina dalla quale uscirono «pezzi» unici e poi è diventata un'azienda all'avanguardia nella produzione di granturismo da favola e di auto da corsa. «Questa manifestazione - ha detto Luca Montezemolo - rappresenta un obiettivo molto ambizioso per la Ferrari. Ma volevamo celebrare nel migliore dei modi questi primi cinquant'an¬ ni di attività fra la gente. Perciò partiremo da Roma dove, nel circuito del Circo Massimo e delle Terme di Caracalla, Cortese vinse la prima gara con una vettura di Maranello. Poi ci avvicineremo a casa, passando lungo le strade della Mille Miglia, per arrivare alla pista di Fiorano». Dieci giorni di kermesse, ai quali parteciperanno in una adunata mai vista prima, maestranze del passato e del presente del Cavallino, clienti e piloti. «Arriveranno da tutto il mondo - ha spiegato il presidente della Ferrari -. Dagli Usa all'Australia, dal Giappone al Sud Africa. Ci saranno circa 3000 Ferrari. E abbiamo invitato an- che tutti i nostri piloti. Un'occasione unica per un grande abbraccio nei luoghi dove l'azienza opera, per far sentire i cittadini protagonisti della vita della Ferrari che ha rappresentato la coerenza nel mondo delle corse. Sono felice di essere a capo di un'azienda sana e dinamica, che vanta buoni bilanci con programmi che fanno ben sperare le famiglie legate direttamente o indirettamente alla Ferrari». Le iniziative aperte al pubblico s'inizieranno il 31 maggio con l'esposizione allo Stadio dei Marmi di Roma di circa 300 delle più celebri «rosse». Dalla prima, la 125, alle 250 GTO, ai prototipi P3 e P4, alla 375 con la quale Gonzalez vinse il primo Gran Premio di FI a Silverstone, sino all'ultima monoposto, la F310 di Schumacher e Irvine. Nella mattinata del 1° giugno, le auto stradali sfileranno per le vie di Roma per raggiungere la zona del Circo Massimo, dove poi si esibiranno quelle da corsa guidate dai campioni. Il giorno 3 partenza per Fiorano. E la festa continuerà in tutta l'Emilia-Romagna, anche con la rivisitazione di antichi circuiti cittadini come quello del Savio a Ravenna. Le vetture saranno esposte ovunque, nelle piazze, nei cortili di Modena, Maranello e Fiorano, dove saranno allestite mostre fotografiche (anche nell'ultima abitazione di Enzo Ferrari), di modellini, rassegne cinematografiche e una inedita esposizione di tutte le innovazioni tecnologiche apportate dalla Ferrari. Gran finale nello stadio di calcio modenese l'8 giugno con una serata spettacolare. Cristiano Chiavegato Nella capitale attesi collezionisti da tutto il mondo Coinvolti nelle manifestazioni piloti clienti e dipendenti Il presidente della Ferrari, Luca Corderò di Montezemolo, ha illustrato ieri i programmi per i 50 anni di vita della casa automobilistica MODENA