LA LEZIONE DEL KIBBUTZ Conferenza di Eran Harduf e fotografie su Gerusalemme

LA LEZIONE DEL KIBBUTZ ISRAELE LA LEZIONE DEL KIBBUTZ Conferenza di Eran Harduf e fotografie su Gerusalemme ON solo i confini cambiano, non solo la politica. Anche i modelli sociali attendono rinnovamenti; anche un modello che in qualche modo - e per lungo tempo - è stato sinonimo di Israele, ovvero il kibbutz, negli ultimi dieci anni ha subito sostanziali mutamenti: dal punto di vista gestionale, della vita della comunità, dal punto di vista tecnologico. E' quanto racconterà Eran Harduf, in una conferenza organizzata dall'Associazione Italia-Israele dal titolo «La vita in kibbutz, la sua ideologia, il suo posto nella società israeliana», che si terrà mercoledì 30 aprile, alle ore 21, presso la Cambridge Accademy, in corso Vittorio Emanuele 64. Leggendo ogni giorno le tensioni che affollano la vita dei territori mediorientali, le angosce per far vivere gli uni accanto agli altri popoli diversi, alcuni più nomadi, altri più stanziali (e non si creda che queste fondanti differenze non abbiano impatto sulla storia civile delle nazioni), approfondire il ruolo del kibbutz nell'Israele di oggi appare non come un qualcosa di lontano, ma semplicemente un modo di riaccostarsi a un concetto che Una delle fotografie proposte alla mostra su Gerusalemme a partire dagli inizi del Novecento parve poter ridefinire il rapporto singolo-collettività. Se kibbutz significa letteralmente «adunata», evoca da un lato speranza di socializzazione e dall'altro determinazione e lavoro - si leggano gli esiti nella vita dei singoli coloni nello straordinario romanzo di Benjamin Tammuz «Il minotauro», edizioni e/o. Per gli italiani, ebrei e non, la conferenza aggiunge alle notazioni storiche e sociali (raccontate anche tramite diapositive, giacché il relatore di professione fa il fotografo) anche un'opzione di esperienza diretta: Harduf illustrerà infatti anche la possibilità di trascorrere durante l'estate un periodo di lavoro nel kibbutz e nel contempo frequentare l'«ulpan», ovvero la scuola per poter imparare la lingua ebraica. Per chiudere il quadro di iniziative proposte da ItaliaIsraele, il 29 aprile, alle ore 20, presso la Galleria Azimut di via Modena 55, si apre la mostra fotografica di Shai Ginott «Spirit of Jerusalem»; la città dalle tre teste, dalle tre religioni, indagata con eccellente sguardo di parte. Paolo Verri ;.>; ;;f;kp.s :«-:<? :ì;:: :vsi ;.■>.;< "s";*;:f'';-'k.p'.-s.n n UMEROSE le celebrazioni per il 25 Aprile (52° anniversario della Liberazione) e il 1° Maggio (Festa dei lavoratori). TORINO. Il 25 Aprile (ore 8,30), alla cappella del cimitero mo'numentale di corso Novara, funzione religiosa in suffragio dei Caduti della Lotta di Liberazione. Alle 9, omaggio al cippo delle deportazione al Campo della Gloria, al monumento delle vittime civili della guerra e alla lapide in ricordo degli ebrei periti nei campi di sterminio. Sempre il 25 Aprile, «Ora e sempre Resistenza!», a cura della circoscrizione 6 e Anpi: ore 10, cerimonia al monumento della Barca di strada Settimo, con concerto bandistico; ore 15 al circolo Risorgimento di via Poggio 16, si esibisce il coro Le Chardon. «Insieme per il lavoro» è lo slogan delle manifestazioni del 1° maggio organizzate da Cgil, Cisl e Uil, Cna, Cooperative e Commercianti, con il patrocinio di Comune, Provincia e Regione. S'inizia il 30 Aprile in via Pedrotti 5 (ore 16-20) con un seminario Gioc sui giovani dal titolo «Lavoro, rischi e sicurezza»; alle 20, in piazza San Carlo, concerto di Eugenio Finardi e del Gruppo Blindosbarra. Il 1° maggio (ore 9,30) da piazza Vittorio Veneto parte il corteo per via Po, piazza Castello, via Roma e piazza San Carlo dove si terrà (ore 11) il comizio. Festa Gioc (ore 13-20) in piazza Palazzo di Città, con ricca animazione. COLLEGNO. Il 1° maggio (ore 1520) Festa musicale di Cgil, Cisl e Uil all'ex ospedale psichiatrico. Suonano i Jambour e gli Statuto.

Persone citate: Aprile, Benjamin Tammuz, Eran Harduf, Eugenio Finardi, Jerusalem, Paolo Verri, Shai

Luoghi citati: Cambridge Accademy, Collegno, Gerusalemme, Israele, Torino