Ultimo concerto domenicale Rai Chitarra e piano al Caffè San Carlo

CAMERISTICA CAMERISTICA IL TRIO DEBUSSY PER BRAHMS Ultimo concerto domenicale Rai Chitarra e piano al Caffè San Carlo LA musica da camera tiene banco. La Rai conclude la sua stagione per piccoli complessi domenica 27 alle 10,30 schierando un gruppo di agguerriti solisti attorno al pianista Pietro De Maria: Alessandro Milani (violino, spalla dell'orchestra sinfonica), Francesco Pomarico (oboe), Franco Da Ronco (clarinetto), Ettore Bongiovanni e Valerio Maini (corni), Elvio Di Martino (fagotto). Entrambi in mi bemolle maggiore i brani in programma. Prima il «Trio op. 40 per violino, corno e pianoforte» di Brahms, al quale la presenza del corno assicura un timbro silvestre di sicura efficacia. Poi si ascolterà il «Quintetto per fiati e pianoforte op. 16» di Beethoven, dove il richiamo a Mozart è evidente non soltanto nell'organico (identico a quello della K452), ma anche nella piacevole e tranquilla eleganza. U q gL'Unione Musicale si affida, martedì 29 alle 21 nell'Auditorium Rai, al suo complesso residente, il Trio Debussy (nella foto), formato da Antonio Valentino (pianoforte), Piergiorgio Rosso (violino), Francesca Gosio (violoncello). Anche in questo caso la scelta è caduta su Brahms, con i Trii «in si maggiore op. 8» e «in do maggiore op. 87». Originale la proposta dell'Associazione Ippogrifo mercoledì 30 alle 21,15 nella raffinata cornice del Caffè San Carlo (piazza San Carlo 156). E' di scena un duo formato dal chitarrista Diego Parecchini e dalla pianista Carla Rebora, il primo allievo di Ficco e Grondona, la seconda di Petrushansky e Damerini. Oltre ad alcuni brani di Ferdinando Carulli e al «Divertimento op. 38» di Weber, si eseguirà la «Fantasia» di Carlo Mosso: un doveroso omaggio al Maestro scomparso nel 1985, al quale proprio di recente il Conservatorio torinese ha dedicato una bella serata. Ma la cameristica, fortunatamente, fa proseliti anche fuori città. Così mercoledì 30 alle 21, nel Teatro del Castello di Rivoli, per la rassegna «Voglia di Musica» si presenta il trio formato da Danilo Trolton (clarinetto), Sergio Origlia (viola) e Rinaldo Bellucci (pianoforte). Anche in questo concerto l'originalità dello strumentale permette di conoscere brani poco noti benché di alto livello: il «Trio in mi bemolle maggiore K498» di Mozart, detto «dei birilli» perché, a quanto si tramanda, nato nella mente del musicista mentre nel giardino di un amico si giocava una partita di birilli; il «Trio op. 264» di Reinecke; gli «Stucke n. 1, 2, 5 e 8 dell'op. 83» di Bruch. Di tutto rispetto anche la proposta che viene da San Mauro. Per la Primavera Musicale intervengono, lunedì 28 alle 21 nel Salone Meomartino di via Settimo 202, il pianista Gianluca Angelino, il violinista Giacomo Agazzini e la violoncellista Claudia Ravetto. I tre non si esibiscono in trio, ma scaglionandosi secondo questo programma: «Sonata op. 12 n. 1 per violino e pianoforte» di Beethoven; «Sonata op. 119 per violoncello e piano» di Prokofiev; «Preludio e fuga op. 87 n. 1» di Shostakovic e «Scene da "Romeo e Giulietta"» di Prokofiev per pianoforte solo. Leonardo Osella L'ALTRA BOHEME HA 100 ANNI Alle ore 17,30 di mercoledì 30 aprile il Piccolo Regio ospiterà Elvio Giudici, autore de L'Opera in Cd e Video, invitato a rievocare il centenario de «l'altra Bohème» - quella composta da Ruggero Leoncavallo (nella foto) -, andata in scena per la prima volta alla Fenice di Venezia il 6 maggio 1897, sotto la bacchetta privilegiata di Alessandro Pome, che l'anno precedente aveva tenuto a battesimo là Bohème pucciniana al nostro Regio. Ingiustamente condannata all'oblio dall'omonima e più fortunata consorella, quest'«altra Bohème», che contiene essa pure momenti e pagine di tutto rispetto, ha visto la luce anche sulle scene torinesi, durante l'importante stagione 19041905 svoltasi al Teatro Vittorio Emanuele, valido sostituto del Regio, indisponibile per lavori di restauro. Sotto la direzione del giovane ma già affermato Tullio Serafin l'opera leoncavalliana si valeva di una buona compagnia nella quale, accanto al terzetto maschile formato dal tenore Martinez Patti (Marcello) e dai baritoni Billi (Rodolfo) e Roussel (Schaunard) e alla Mimi del soprano Geminiani, spiccava la Musetta di Bice Adami, moglie del baritono Ferruccio Corradetti e madre di Iris Adami Corradetti. L'evento sarà ricordato nel corso dell'audizione pomeridiana di mercoledì, che è a ingresso libero, [gi. gu.] TL'MSMO IN* t-AHGA PROVINCIA ni CUNEO Ente Turismo - Alba - Bra - Langhe - Roero

Luoghi citati: Bra, Cuneo, Rivoli, San Mauro, Venezia