Cromosomi artificiali per curare la talassemia

Cromosomi artificiali per curare la talassemia Cromosomi artificiali per curare la talassemia professor Cooke di Edimburgo abbiamo organizzato a Milano un meeting per documentare le ricerche in corso sui cromosomi artificiali e sulle loro possibili applicazioni. A questo convegno hanno partecipato tutti gli studiosi, europei e americani, che hanno in corso ricerche di questo tipo, compreso il professor Willard di Cleveland, che in questi giorni è alla ribalta della cronaca scientifica per il suo lavoro sui cromosomi artificiali. Oltre a puntualizzazioni sullo «stato dell'arte», si sono ascol¬ tate nel Convegno di Milano relazioni di grande interesse sulla possibilità di utilizzare i cromosomi artificiali sia per studi biologici di base che per effettuare operazioni di trasferimento genico: possibilità quindi di inserire geni «terapeutici» in cellule di individui sofferenti di malattie ereditarie. A questo proposito un originale approccio è quello seguito da ricercatori di Pavia (De Carli e Raimondi) che hanno da tempo isolato un mini-cromosoma umano naturale e lo hanno ridotto in successivi passaggi fino alle dimensioni di un vettore cromosomico naturale. A tale struttura si sta ora tentando, in collaborazione con i Laboratori del Cnr di Milano, di «agganciare» un costrutto che comprende il gene della beta-globina umana, proprio quel gene che è difettoso nella Beta-talassemia e nell'anemia drepanocitica, malattie a grande diffusione nel nostro Paese. Il passo successivo dovrebbe consistere nell'inserimento di tale mini-cromosoma nelle cellule primitive del sangue (i precursori dei globuli rossi) e nell'accertamento che venga in esse prodotta una globina «sana». Sandro Eridani Istituto di biotecnologie avanzate, Cnr, Milano Ad Assago incontro sulle glicocenosi Sabato 10 maggio alle 10, al Centro Congressi Humana Italia, via Edison 12, Assago (Mi), primo incontro nazionale sulle glicocenosi, rarissime malattie metaboliche. I bambini affetti da tali malattie sono costretti a mangiare continuamente, giorno e notte, perchè se non si nutrono ogni tre ore, vanno in ipoglicemia, rischiando convulsioni e coma. Il fisico dei piccoli infatti, non è in grado di assimilare gli zuccheri che si accumulano nell'organismo fino a diventare veri e propri veleni per fegato, reni, milza, muscoli e cervello. Tema dell'incontro: «La dietoterapia alla luce delle novità in campo nutrizionale». Relatori Rosanna Gatti, primario di pediatria al Gaslini di Genova, Cino Galluzzo e Giacomo Biasucci della clinica pediatrica del San Paolo di Milano, Rossella Parini della clinica pediatrica De Marchi di Milano e Fabrizio Seidita esperto di nutrizione enterale e rappresentante legale dell'Associazione Italiana Glicocenosi. Informazioni alla sede dell'associazione, via Matteotti 14, Assago telefono 02/ 45.70.33.34. Telemetria diagnostica in cardiologia Un nuovo sistema elettrocardiografico di telemetria diagnostica, chiamato T-12, è stato presentato di recente dalla Mortara Rangoni Europe, azienda di San Giorgio di Piano (Bo). L'apparecchiatura trasmette il segnale di tutte e dodici derivazioni elettrocardiografiche in modo da permettere al cardiologo di formulare diagnosi precise. Il sistema è composto da un'unità centrale che riceve ed elabora il segnale proveniente da unità portatili (trasmettitori), collegati ai pazienti; permette il monitoraggio di cardiopatici ed ischemici, e consente al medico di disporre in ogni momento, di un elettrocardiogramma completo. «Le ombre del tempo» nel parco del Meda E' stato bandito un concorso per un parco gnomonico nel parco del Mella (Brescia), ideato dall'Unione Astrofili Bresciani, per raccogliere idee e progetti per realizzare uno o più orologi solari ad uso didattico. I progetti devono pervenire entro il 31 gennaio '98 al Centro Studi e Ricerche Serafino Zani, via Bosca 24, C.P 104, 25066, Lumezzane, telefono 030/87.18.61. Corsi di formazione per disabili Corsi per disabili sono stati organizzati a Milano dall'associazione Vento Sociale, che ha ricevuto un contributo di sette miliardi dalla Regione Lombardia. Tra l'altro i corsi, coordinati da Alberto Villa della Bocconi, (inizio nel mese di maggio), comprendono giornalismo e grafica editoriale, tecnica cartografica e sistemi informativi territoriali, Internet e linguaggi Html, e si terranno nella libreria «Il giardino delle idee» in largo Augusto 8, Milano. Informazioni 02/760.18.510. LA frequenza del cancro del colon-retto nei Paesi occidentali e la possibilità di esplorare le minime alterazioni della mucosa intestinale mediante l'esame endoscopico del colon hanno consentito di studiare a fondo la formazione dei tumori dell'intestino. Il 90 per cento dei carcinomi colorettali inizia da anomalie della superficie mucosa, di aspetto poliposo e dimensioni variabili da pochi millimetri ad alcuni centimetri, costituite da tessuto adenomatoso di tipo tumorale, non maligno: adenomi o polipi adenomatosi. La trasformazione maligna, dapprima in forma di microscopici focolai di carcinoma contenuti nel polipo e, in fase più avanzate, di ampie zone di infiltrazione carcinomatosa della parete intestinale, è legata alla dimensione del polipo e, soprattutto, alle caratteristiche istologiche del tessuto adenomatoso. L'intervallo tra la comparsa di un piccolo polipo adenomatoso e la sua eventuale trasformazione maligna è di alcuni anni. Di qui la possibilità di limitare il trattamento delle forme iniziali di carcinoma colorettale alla spia asportazione del polipo per via endoscopica e di identificare e asportare tutti i precur-