ARBASINO : LETTERE DI UOMO DI «MONDO»

ARBASINO : LETTERE DI UOMO DI «MONDO» ARBASINO : LETTERE DI UOMO DI «MONDO» Quando intervistava Eliot per Pannunzio AUREATOSI in diritto internazionale a metà Anni 50, divenuto assistente della materia (e dicono che «avrebbe fatto» un magnifico docente), Alberto Arbasino viene spedito, come s'usava allora, a Londra a schedare e studiare al Royal Institute of International Affairs. Ma a Roma c'è un certo Mario Pannunzio, il direttore del settimanale Il Mondo, che giovani e non giovani d'una certa forma mentale e, diciamolo pure, d'una certa linea morale, aspettano con ansia, leggono avidamente e si fanno rilegare a costo di qualche piccola rinuncia. Pannunzio ha capito al volo quale onnivora cultura possegga 1''enfant prodige lombardo e con quanta disinvoltura la maneggi: e lo tempesta di periodiche richieste di altrettante «Lettere inglesi». Nascono così la ventina e più di servizi che l'infaticabile giovanotto realizza per quel periodico: e che ora, quarant'anni dopo, secondo il suo metodo della costante ruminazione, ripropone, con titolo appena mu- LETTERE DA LONDRA Alberto Arbasino Adejphi pp. 382 L. 25.000 Quarxmt'anni fa gli incontri con Forster e la Sitwell, Amis e Cuna: straordinaria la capacità, di render parlanti oggetti e gesti

Persone citate: Alberto Arbasino, Amis, Cuna, Forster, Mario Pannunzio, Pannunzio, Sitwell

Luoghi citati: Londra, Roma