Il dopo-rogo La Cappella è «avvolta» e più sicura

La Cappella è «avvolta» e più sicura H dopo-rogo La Cappella è «avvolta» e più sicura Quattro cavi tesi ora stringono in uno stretto abbraccio il tamburo della Cappella della Sindone, devastato dal rogo di tre settimane fa. L'operazione di «cerchiaggio», progettata dall'ingegnere Vittorio Nasce e avviata la settimana scorsa dai Vigili del fuoco, è finita ieri mattina alle 10. I cavi impediscono che il peso del «canestro» della Cappella produca spostamenti delle masse sottostanti, dove sono apparse preoccupanti fessurazioni. Appesi in parete, i vigili hanno fissato coppie di piastre di 40 centimetri di lato, pesanti 20 chili l'una, ai sei vertici dell'esagono che forma il tamburo. Ogni piastra è munita di alcune asole, lungo le quali scorrono 4 cavi, posti in tensione all'interno di un finestrone, per impedire che il tamburo patisca «spanciamenti» laterali. «I risultati dell'operazione incominciano a vedersi» assicura l'architetto Carla Maria Visconti, portavoce della Soprintendenza ai Beni Architettonici. «E' ancora prematuro cantare vittoria, ma i primi rilevamenti ci inducono a un maggiore ottimismo. Sembra che le fessure che si erano formate abbiano smesso di dilatarsi». Sono tenute sotto controllo da un gruppo di sensori che è stato rafforzato dall'altro ieri. «Il monitoraggio, che finora ha raccolto dati ogni due ore - prosegue Visconti - sarà ulteriormente intensificato e diverrà continuo. I dati rilevati dei sensori verranno trasmessi per via informatica, in tempo reale, 24 ore su 24, direttamente ai tecnici Ismes, incaricati di documentare l'evolversi della situazione». Nelle prossime ore verrà installata un'apposita centralina «ed entro un paio di giorni il sistema informatico sarà già operativo». Intanto con un lavoro alacre prosegue lo sgombero delle macerie da Palazzo Reale. L'attività ha già raggiunto l'ala che sovrasta la sacrestia della Cappella della Sindone. E' ormai quasi ripulito anche 1'«appartamento 36», quello dove le fiamme avevano infierito sulle opere d'arte che vi erano state immagazzinate. Purtroppo però fra le ceneri non è più apparso alcun bene intatto. Si portano via gli ultimi resti carbonizzati.

Persone citate: Carla Maria Visconti, Visconti, Vittorio Nasce