Il «Pilastro» la Uno bianca e il teatro di S. N.

11 «Pilastro» la Uno bianca e il teatro Bologna: 3 maggio 11 «Pilastro» la Uno bianca e il teatro BOLOGNA. Il quartiere del Pilastro è tristemente noto per l'eccidio di tre carabinieri compiuto nel '91 dalla Banda della Uno bianca. Quel quartiere è divenuto un simbolo per Bologna. Fu costruito nei primi Anni 60 per accogliere tutti gli immigrati che, da Sud come da Nord, cercavano un futuro in quella zona grassa d'Emilia. Era un quartiere-dormitorio, simile a tanti altri ghetti urbani di altrettante città «ricche»; negli anni si è trasformato, ha perduto ogni traccia di squallore ed è diventato un quartieregiardino orgoglioso del proprio «verde-svedese». Da due anni, per iniziativa dell'associazione Bloom sostenuta dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione, è in atto un progetto teatrale inteso a dare anima e memoria a una storia a suo modo esemplare attraverso spettacoli, laboratori, raccolte di storie. Il 3 maggio, nell'area del vecchio mercatino rionale (che sarà abbattuto in autunno), andrà in scena la parte conclusiva del progetto, con lo spettacolo «Miranda, ovvero visioni dall'isola di pietra». La regia è di Paolo Billi, che firma anche la drammaturgia insieme con Massimo Marino e Renata Molinari. Protagonista è Francesca Mazza, ex primattrice di Leo De Berardinis. Lo spettacolo, basato sulla tradizione orale, mette a confronto due generazioni: coloro che avevano trent'anni alla fondazione del Pilastro e coloro che ne hanno trenta oggi. Ma, avverte il regista, non si tratta di teatro-documento. Le memorie, minuziosamente e profondamente elaborate, acquistano valore di favola, sfumano nella metafora di un tempo che Pasolini definì «la nuova epoca che sta per deturpare per l'eternità le vecchie città e le vecchie campagne». [s. n.]

Persone citate: Bloom, Francesca Mazza, Leo De Berardinis, Massimo Marino, Paolo Billi, Pasolini, Renata Molinari

Luoghi citati: Bologna