La grande industria perde ancora occupati DeRita scrive a Prodi: «Il pacchetto-Treu deve essere rivisto»

la grande industria perde ancora occupati Nuovo allarme dall'Istat: a gennaio i posti scesi dello 0,6%. Fazio: solo la lotta al deficit porta sviluppo la grande industria perde ancora occupati De Rita scrive a Prodi: «Ilpacchetto-Treu deve essere rivisto» ROMA. Si riduce ulteriormente l'occupazione nella grande industria. Confermando la tendenza negativa iniziatasi a marzo del '96, anche nel gennaio di quest'anno l'indice Istat segna un calo dello 0,6% rispetto al mese prima, e del 3,9% sul gennaio '96. In aumento invece le retribuzioni lorde per dipedente ed il costo del lavoro che, sempre nel gennaio scorso, hanno registrato rispettivamente un incremento dell'1,8% e dell'1,4% rispetto ad un anno prima. «Non mi rassegno a questi dati - è stato il commento a caldo di Giorgio Fossa, presidente della Confindustria -, mi rendo conto che questo momento è difficile, però ritengo che con un intervento serio, anche attraverso il pacchetto Treu, bisogna arrivare alla flessibilità, regolata come in altri Paesi». Secondo Fossa «bisogna fare dei passi decisi e coraggiosi, il primo è quello di avviare la parte del pacchetto Treu che riprendeva il patto per il lavoro, firmato a settembre, nella sua versione originale». Dal canto loro Cgil, Cisl, Uil tornano a sollecitare il rispetto dell'accordo dello scorso settembre in tempi rapidi: «Il patto sul lavoro va attuato subito - dicono - perché ogni giorno perso aggrava una crisi già serissima». E il segretario della Fiom Piemonte, Cremaschi, coglie l'occasione per ribadire anche l'esigenza di una «forte riduzione» dell'orario di lavoro come strumento per «attutire la caduta dell'occupazione». Non è sufficiente l'effetto «traino» della ripresa europea, riconosce il ministro dell'Industria, Bersani, servono «concreti interventi attivi; su questo fronte - ha aggiunto - come è noto sono in moto parecchie operazioni che, io penso, nel corso dell'anno qualche risultato lo daranno». Da Washington, intanto, il governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, manda un segnale: politiche anti-deficit aiutano lo sviluppo. «Il risanamento del bilancio - ha sottolineato - ha ridotto notevolmente la pressione esercitata dal fabbisogno dello Stato sui risparmi interni: di conseguenza, è stata liberata una quota crescente di risorse domestiche per investimenti all'estero». E ancora: «L'Italia è attualmente impegnata in uno sforzo strenuo per ridurre il suo deficit e il rapporto fra debito e pil». Ma vediamo la mappa dei settori. Il calo occupazionale è generalizzato per tutti, ad eccezione che nella voce «altre industrie manifatturiere» (per le quali si segnala un +4,7%). In particolare la contrazione è stata registrata nell'industria della lavorazione del metallo (-7%), in quella alimentare (-6,4%), conciaria e della lavorazione della pelle (-5,3%). Nel gennaio 1997, in presenza di un giorno lavorativo in meno rispetto allo stesso mese del '96, le ore effettivamente lavorate per dipendente, al netto dei cassaintegrati, hanno fatto registrare una variazione pari a -5,4%. Il ricorso afia cassa integrazione guadagni, sempre a gennaio, è calato del 25,3% a livello tendenziale. Per quanto riguarda le grandi imprese di servizi, a gennaio l'occupazione è diminuita, a livello congiunturale, dello 0,9%, con una variazione tendenziale del 2,3%. La discesa riguarda soprattutto trasporti e comunicazione (-3,8%), intermediazione finanziaria e monetaria (-2%); cresce, invece, in alberghi e ristoranti (+4,6%) e nel commercio (+1,8%). La retribuzione lorda media per dipendente, in questo settore, ha registrato un aumento tendenziale del 6%, mentre il costo del lavoro per dipendente è cresciuto del 4,3%. Sul «nodo occupazione», sempre ieri, Giuseppe De Rita presidente del Cnel ha scritto a Prodi per esprimere «diffuse preoccupazioni» su alcune parti del pacchetto-Treu, in particolare sui lavori di pubblica utilità e sulle borse di lavoro che dovrebbero garantire 100.000 posti in più (con una spesa complessiva di 1000 miliardi). Si tratta, come si ricorderà, delle norme inserite nel «pacchetto Treu» dopo l'accordo tra Ulivo e Rifondazione per sbloccare l'iter parlamentare del provvedimento. [r. e. s.] Il governatore Antonio Fazio

Luoghi citati: Fiom Piemonte, Italia, Roma, Washington