«Una voce isolata» Ida Magli: la Chiesa non vuole aperture di Maria Corbi

« Una voce isolata » « Una voce isolata » Ida Magli: la Chiesa non vuole aperture ROMA. Ida Magli, antropologa che segue con particolare impegno il problema dell'aborto, è perplessa. Le dichiarazioni di Don Zega non la convincono. Le parole di don Zega non le sembrano un passo avanti verso la comprensione delle donne che decidono di abortire? «Mi piace molto che succeda, ma nello stesso tempo mi sembra una strategia determinata in don Zega quella di awicmarsi sempre e comunque alle posizioni della società laica. Prima la masturbazione, poi l'omosessualità, adesso l'aborto. Su tutti i temi in cui vi è un conflitto tra posizione laica e cattolica, Don Zega interviene e "apre". Per questo mi convince di meno. Vorrei che fosse più problematico, anche per la sua coscienza personale visto che è un sacerdote». Ma la voce di don Zega secondo lei rispecchia una reale apertura della Chiesa su questi temi? «Sicuramente è una voce isolata, infatti credo che la Chiesa abbia messo vicino a don Zega qualcuno che in qualche modo lo controlla». Non ha notato dunque aperture da parte della Chiesa sull'aborto? «Nessuna visto che sostengono che l'embrione è una persona. E abortire significa, con queste premesse, commettere un omicidio». In ogni modo le parole di don Zega colpiscono. «Due che bisogna condannare l'atto ma capirne le ragioni è una novità solamente in quanto lui è un sacerdote. Perché nessuno ha mai sostenuto 0 contrario. E poi se le altre volte sono stata pienamente d'accordo con don Zega, questa volta sono perplessa. Non solo per questo suo eccessivo presenzialismo nelle dichiarazioni ma anche perché l'aborto è un grosso problema che richiede un dibattito più ampio. Anche la società laica è divisa e alla fine l'unico contributo serio che si può dare è quello di parlare di contraccezione». Una critica a don Zega? «Io vorrei che lui dicesse una parola chiara sulla contraccezione. Perché se non ci fosse la resistenza della Chiesa su questo tema avremmo sicuramente meno aborti. Tranne rari casi l'aborto si può prevenire. E in Italia ima vera campagna per la contraccezione non si è mai fatta». Colpa solo della Chiesa? «La posizione della Chiesa ha pesato molto. Ma anche le femministe hanno le loro colpe. Si sono battute per l'aborto ma non hanno fatto lo stesso per ottenere una seria politica di propaganda sulla contraccezione». Maria Corbi

Persone citate: Ida Magli, Zega

Luoghi citati: Italia, Roma