Mamma, li turchi in tv di Massimo Gramellini

Mamma, li turchi in tv Pinocchio infrange un tabù: i volti dell'Islam entrano in casa Mamma, li turchi in tv MAMMA li turchi», stanno in tv. Parlano veneto sotto i foulard. E anche itaMano, meglio di parecchi padani. Ridono come noi, cantano come noi, fanno le vittime come noi e appena prendono il microfono non lo mollano più. Come noi. Duemila islamici in prima serata dentro un palasport. Facce grigie e occhi scuri: un piccolo pezzo di Italia e uno, decisamente più grande, del nostro inconscio ci guardano dallo stesso teleschermo da cui lunedi sera un Bossi medioevale invitava il Nord a guardare i meridionali immigrati e traditori «con una luce nuova negli occhi». Una nuova luce, e di segno opposto, serve piuttosto adesso per seguire questo coraggioso esperimento televisivo, che porta nelle case degli italiani il baricentro di tutte le paure, cioè di tutti i razzismi, l'Islam. Inutile rifugiarsi dietro le scempiaggini del politically correct: molto più dei neri e dei gialli è il musulmano che suscita negli europei un sentimento an¬ cestrale di timore. L'immagine che passa attraverso i media è quella di una stirpe di preti intolleranti e macellai, attentatori fanatici, mercanti truffaldini. Un'immagine che sta alla verità come Totò Riina all'italiano medio. Eppure un cittadino dell'Arkansas pensa che tutti gli italiani siano Totò Riina. Dovremmo pensarci un po' più spesso anche noi. Pinocchio ha dato una mano, anche perché Lerner fa una tv dei conflitti, per nulla compiacente. Sono sfilati arabi simpatici e altri con gli occhi a palla come Sacchi, islamici integrati (il lavoro è sempre la medicina migliore) e barbette insopportabili che considerano sacrilega la musica di Khaled, troppo moderno e tollerante. C'è da lavorare prima che svaniscano certe paure. Ma è stato un buon inizio. Un giornalista di religione ebraica che intervista duemila musulmani sul canale storico dei cattolici. On. Bossi, permette una pernacchia? Massimo Gramellini

Persone citate: Bossi, Lerner, Sacchi, Totò Riina

Luoghi citati: Arkansas, Italia