Scrive enzo Siciliano «GIORNALI NON CAPITE LA MIA RAI»

«GIORNALI NON CAPITE LA MIA RAI» SCRIVE ENZO SICILIANO «GIORNALI NON CAPITE LA MIA RAI» SONO passati quasi dieci mesi dal momento in cui sono stato nominato al vertice di viale Mazzini. E' strano: la Rai scontenta tutti, ma il numero degli abbonati cresce, e il bilancio 1996 registra quasi cento miliardi di attivo. Le polemiche quotidiane? Quelle prendono casa altrove. E' vero, i politici sono scontenti. Non è il caso, come si dice, di fare di tutta un'erba un fascio, ma spesso mi trovo a pensare che questa scontentezza ha radici solo quantitative, di minutaggio - e il minutaggio di presenza è un elastico che può essere tirato come si vuole. Ciò non va a onore di chi fa questi calcoli. C'è un problema di pluralismo? Cercarlo dentro la Rai, invece che nel Paese e nell'intero sistema della comunicazione, non è serio, è pretestuoso. Ma io mi devo occupare solo della Rai: e allora proviamoci. Sappiamo che la qualità è sempre discutibile, ma un'azienda di informazione, come per i giornali, non può non offrire una visione critica degli eventi. L'informazione quotidiana resiste nel tempo perché stimola, e se stimola scontenta qualcuno. Il suo equilibrio, la sua completezza, si spiegano con motivazioni deontologiche: intellettuali e morali, che hanno fondamento nella professionalità di ciascuno di noi. Di fronte agli attacchi ho opposto sempre questo argomento, e questo argomento continuerò ad opporre a chiunque desideri trascinare la Rai e me sul piano inclinato della difesa delle corporazioni partitiche o altro di simile. Ciò non significa che non si possano commettere errori: ma chiedere un'algida, perenne, infallibilità è solo manifestazione di cattiva coscienza o di richieste che in modo forse corrivo possono essere definite pelose. Ogni giornalista sa che l'equilibrio dell'informazione è unicamente frutto di una accertata dedizione al mestiere; ed è questo che egli è chiamato a difendere. Il Direttore de «La Stampa» Enzo Siciliano CONTINUA A PAG. 12 PRIMA COLONNA

Persone citate: Enzo Siciliano