UNA VENTATA DI FOLLIA POLITICA di Luigi La Spina

UNA VENTATA DI FOLLIA POLITICA UNA VENTATA DI FOLLIA POLITICA UNA ventata di follia si è abbattuta sulla politica italiana. Dalla serata di domenica investe partiti e leader politici, coinvolge stampa e tv, anche quelle straniere, disorienta i cittadini e rischia di compromettere il rinnovamento dello Stato, attraverso le riforme costituzionali ed elettorali, e, persino, il nostro ingresso in Europa, mk A dir la verità, l'impazzimento collettivo aveva avuto dei sintomi rivelatori nei giorni precedenti il voto: una elezione parziale amministrativa, disomogenea sul territorio e indecifrabile per una straordinaria frammentazione di liste, era stata «pacificamente» accettata come un verdetto sul governo, sulla Bicamerale e, addirittura, sulla volontà europeistica del Paese. Le assurdità di simili valutazioni erano state sottovalutate, attribuendone le cause a consuete faziosità polemiche elettoralistiche, a vecchie consuetudini di una vecchia politica, ad esagerazioni retoriche di una stampa che non riesce mai a sottrarsi ai luoghi comuni, sia per sciatteria immaginativa sia per miope mercantilismo. Allo scoccare delle fatidiche dieci della sera, però, la follia si manifestava con il solito impasto italico di dramma e di farsa. Ricapitoliamone le fasi, col tipico alternarsi dei periodi della malattia: il più prediposto, Bossi, dava subito in escandescenze in un accesso di trivialità verbale e di scurrilità intellettuale, colpevolmente e vigliaccamente ignorato dai presenti all'esibizione. Seguiva lo scoppio di ilarità incontenibile di Berti Luigi La Spina CONTINUA A PAG. 12 PRIMA COLONNA

Persone citate: Bossi

Luoghi citati: Europa