«Un posto in giunta ai piccoli»

«Un posto in giunta ai piccoli» «Un posto in giunta ai piccoli» Progetto Prodi: i Comuni aprono ai bimbi ROMA. Ancora sulla carta, ma una rivoluzione. Sul piano culturale, legislativo, giuridico, sociale e amministrativo. Per la prima volta, dopo un cinquantennio di vita repubblicana, un governo italiano accende i riflettori sul mondo dell'infanzia. Sia pure in forma sperimentale, saranno costituiti «Consigli comunali e circoscrizionali dei bambini» in modo che anche i piccoli, esclusi dal voto, possano partecipare alla vita civica. Ogni città, inoltre, dovrà dotarsi di una «mediateca» (fornita di personal computer, Internet, cd-rom e banche dati) pensata apposta per i ragazzini e i musei dovranno prevedere itinerari didattici a misura di piccolo visitatore. Ancora: il 10 per cento delle nostre disastrate aree urbane dovrà essere pedonale, ecologicamente risanato e protetto dalle insidie della vita cittadina, perché i bambini possano goderne in piena libertà. Infine verrà istituita la figura del «tutore dell'infanzia», una specie di authority a tutela dei cittadini «under-18». Sono questi alcuni degli aspetti più importanti del «piano d'azione del governo per l'infanzia e l'adolescenza» - pre- sentato ieri a Montecitorio dai presidenti del Consiglio Romano Prodi e della Camera Luciano Violant e dal ministro per gli Affari Sociali Livia Turco -, un progetto sicuramente vastissimo e ambizioso: quello di rimodellare il vivere civile, tenendo conto che i diritti dell'uomo e il rispetto della persona sono principi che si applicano pienamente anche alle donne e agli uomini piccoli e piccolissimi. Il governo, per iniziativa del ministro Turco, ha deciso di affrontare globalmente il tema dell'infanzia, toccato in migliaia di leggi ma mai coordinato in un progetto organico. Ne è venuto fuori un megapiano, che si articola in 10 iniziative legislative e in 11 azioni di intervento amministrativo, da realizzarsi insieme a vari ministeri (Giustizia, Istruzione, Interno, Sanità, Ambiente, Pari Opportunità, Esteri) e sempre in collaborazione con gli enti locali. «L'Italia che entrerà in Europa è un'Italia che scommette sui ragazzi e sulle ragazze e che si impegna a dar loro delle opportunità», ha detto ieri Prodi. Entro maggio il piano governativo farà i primi passi operativi: sarà infatti presentato un decreto legge di riforma della legge 184 sulle adozioni e gli affidamenti per ridurre al minimo il numero dei bambini negli istituti, si varerà inoltre una proposta per armonizzare i tempi di lavoro con quelli di cura della famiglia e - terzo intervento - sarà avanzata una proposta a sostegno delle famiglie con minori handicappati. Entro l'estate poi - e siamo già alla seconda fase operativa il ministro Livia Turco conta di utilizzare la somma di 880 miliardi stanziata dalla Finanziaria per una «azione di contrasto della povertà attraverso l'istituzione di un minimo vitale per i figli di famiglie senza reddito, il rilancio di interventi di deistituzionalizzazione per lo sviluppo dell'affido familiare, la sperimentazione di nuove forme di asilo nido, e l'offerta di servizi per il tempo libero con impostazioni educative». Un altro progetto riguarda modifiche alle legge 261 per la prevenzione del coinvolgimento dei minori in attività criminose, questione che comporterà anche alcune modifiche ai codici. Un capitolo a parte, poi, il piano lo riserva al rapporto tra sessualità e infanzia, solleci¬ tando da una parte l'approvazione «della legge sull'educazione sessuale» e impegnandosi dall'altra a combattere ogni forma di sfruttamento e di abuso sessuale nei confronti dei minori. Molta carne al fuoco, dunque (anzi molta di più di quella citata), e pochi soldi, per il momento. Ma il governo conta di inserire il piano per l'infanzia all'interno del documento di programmazione economica e finanziaria previsto per il prossimo mese. Inoltre, affinché tutte queste iniziative non restino sul piano delle buone intenzioni, ha fissato una prima verifica tra un anno, e di portare a termine l'intera operazione tra due. Raffaello Masci PROGETTO INFANZIA BABY CONSIGLIERI Nasceranno consigli comunali e circoscrizionali formati da bambini. Avranno il compito di raccogliere esigenze e proposte dei minori e presentarle agli amministratori cittadini. AREE PER L'INFANZIA Il dieci per cento delle aree urbane dovrebbe essere trasformato in isola pedonale e area attrezzata perché i bambini vi possano accedere e giocare in' piena sicurezza NUOVI ORARI ALL'ASILO Sarà rivista la legge che regolamenta gli orari degli asili nido per rendere il servizio più elastico e rispondente alle esigenze delle famiglie. «Così anche loro potranno partecipare alla vita civica del paese pur non avendo diritto al voto» Il 10% delle aree urbane dovrà essere pedonale e verrà creata un authority a tutela degli «under-18»

Persone citate: Camera Luciano, Livia Turco, Prodi, Progetto Prodi, Raffaello Masci, Romano Prodi, Sanità, Turco

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma