Texas, l'Fbi cede ai separatisti di Franco Pantarelli

Texas, l'Fbi cede ai separatisti Rilasciato uno dei capi contro la liberazione di una famiglia in ostaggio Texas, l'Fbi cede ai separatisti «Scambio di prigionieri» tra polizia e ribelli NEW YORK NOSTRO SERVIZIO I separatisti del Texas cantano vittoria: ieri quelli che chiamano sprezzantemente «i cosiddetti Stati Uniti» sono scesi a patti con loro e hanno aderito nientemeno che a uno «scambio di prigionieri», come si conviene a due Nazioni nemiche ma civilizzate. L'altro ieri un militante del movimento per la «Repubblica del Texas» viene arrestato nei pressi di Fort Davis perché trovato in possesso di due fucili non registrati. Gli agenti che lo portano nella prigione di presidio, poco lontana, non hanno idea in quel momento di cosa abbiano scatenato, ma hanno modo di rendersene conto subito. L'arrestato infatti non è un militante qualsiasi. E' Robert Jonathan Scheidt, che con il grado di «capitano» sovrintende alla sicurezza dell'«ambasciata» della Repùbblica del Texas, vale a dire il casolare sperduto nei monti in cui Robert McLaren esercita per l'appunto il ruolo di «ambasciatore», che lo pone al terzo posto della gerarchia del movimento, subito dopo il «presidente» Archie Lowe e il «segretario di Stato» Robert Kesterson. Non appena viene a sapere dell'arresto, McLaren si infuria. Come si permettono gli Stati Uniti di negare l'immunità diplomatica al suo uomo? Scatta immediatamente la rappresaglia e un gruppo di militanti agli ordini di uno noto solo come «tenente Keys» irrompono nella casa di Joe Rowe e lo prendono in ostaggio assieme alla moglie Marie. Arriva la polizia, ma il tenente Keys dirotta ogni trattativa su McLaren. Lui, spiega, è soltanto un militare che esegue degli ordini. Così ecco McLaren, dalla sua «ambasciata» che si trova a decine di miglia di distanza, dettare le condizioni per liberare i prigionieri. Uno: scarcerazione immediata di Robert Jonathan Scheidt; due: liberazione anche di Jo Ann Ca- nady Turner, una signora arrestata pochi giorni prima perché durante l'udienza per una causa di sfratto ha rovesciato oscenità sul giudice; tre: un referendum attraverso il quale i cittadini del Texas possano decidere se restare negli Stati Uniti o diventare una nazione indipendente. Le autorità, timorose di dare via libera alle «forze speciali» che potrebbero combinare un altro disastro come il massacro di Waco, decidono inopinatamente di accettare la prima condizione e Scheidt viene scarcerato. McLaren, come segno di «buona volontà», ordina al tenente Keys di liberare i suoi ostaggi, ma non di lasciare la loro casa, perché ancora non ci sono risposte sulla scarcerazione della signora dello sfratto e sulla richiesta del referendum. Sbrigatevi, dice alle autorità, perché «da tutto il Paese» stanno convergendo aiuti e potrebbe finire male. Franco Pantarelli

Luoghi citati: New York, Stati Uniti, Texas