Dini: sui tagli sì ad altre maggioranze

Pini: sui tagli sì ad altre maggioranze Si riaccende lo scontro sulle pensioni. Il leader del Prc: Rinnovamento sfida sinistra e sindacati Pini: sui tagli sì ad altre maggioranze Berlusconi e Fini: mai più i nostri voti a questo governo La tensione del dopo-voto non si è ancora smorzata e già si riaccende nella maggioranza lo scontro sulle pensioni. A innescare la miccia è il ministro Dini, che da Washington attacca Rifondazione: «Per entrare nell'Uem occorre tagliare subito le spese ed eliminare le pensioni di anzianità, anche a costo di maggioranze variabili». Secca la risposta di Bertinotti: «Il leader di Rinnovamento sfida la sinistra e il sindacato. Probabilmente è la reazione a un risultato elettorale che lo ha messo in difficoltà». Contro-replica di Dini: «Se Bertinotti vuole la crisi di governo la chieda chiaramente. Ricordi però che i nostri voti sono decisivi per la maggioranza». Chiamati in causa dall'ipotesi di «maggioranze variabili», Berlusconi e Fini chiudono immediatamente la porta: «Non daremo più i nostri voti a sostegno del governo. Contro Prodi sarà opposizione dura: il bene del Paese si può raggiungere solo attraverso le sue dimissioni». DA PAG. 2 A PAG. 9

Persone citate: Berlusconi, Bertinotti, Dini, Pini

Luoghi citati: Washington