Un patto con l'amante per uccidere la convivente

Un patto con l'amante per uccidere la convìvente Messina, due arresti per la ragazza trovata massacrata. Giallo sul fratello scomparso Un patto con l'amante per uccidere la convìvente MESSINA. Uccisa perché era ormai di troppo, un inutile ostacolo ad un'altra relazione, o forse aveva saputo qualcosa che non doveva. Antonella Butera, la ragazza di 17 anni trovata morta venerdì mattina sotto un ponte alla periferia di Mistretta, è stata uccisa dal suo convivente, Ignazio La Ganga, 31 anni, e dall'amante Maddalena Glorioso di 20 anni. I due sono stati sottoposti a fermo ieri sera. Per crearsi un alibi era stato proprio La Ganga, un operaio disoccupato, a presentare alla polizia di Nicosia una denuncia di scomparsa della ragazza, nove giorni prima del ritrovamento del cadavere, forse appena poche ore dopo il delitto. A crollare per prima, dopo una notte ed un giorno di interrogatori, è stata Maddalena Glorioso che ha raccontato i particolari del delitto: il 15 aprile scorso, nell'abitazione di La Ganga, a Nicosia, in provincia di Enna, i due hanno picchiato, soffocato e sgozzato Antonella, portandola forse ancora agonizzante in contrada Imma, a cinque chilometri da Mistretta, nel Messinese, e gettandola da un ponticello. Dopo una giornata di ricerche, La Ganga era stato scovato, la notte dopo il ritrovamento del cadavere, proprio in casa della Glorioso con la quale aveva già avuto una relazione prima di incontrare Antonella Butera. Gli investigatori sapevano che appena un mese fa la vittima aveva denunciato il suo convivente al commissariato di polizia di Nicosia. Un punto di partenza per le indagini, con una singolare coincidenza: da Roccapalumba, il paese della vittima, un mese fa, proprio nei giorni di quella denuncia, è scomparso pure uno degli otto fratelli di Antonella, Rosolino Butera, 22 anni. Da allora nessuno ne ha avuto più notizia; i familiari si sono rivolti, inutilmente, anche a «Chi l'ha visto?». Tra gli investi¬ gatori c'è adesso chi è convinto che ci sia un nesso tra la sparizione di Rosolino e la morte della sorella. E La Ganga potrebbe sapere molto. Ieri mattina, nel cimitero di Mistretta, il medico legale dell'Università di Messina Leonardo Privitera ha accertato che la ragazza è stata colpita alla testa con un bastone o una spranga e poi pugnalata alla gola. Secondo U medico legale, però, nessuna delle ferite era mortale. La giovane, che sarebbe stata uccisa proprio il giorno della denuncia di scomparsa, potrebbe dunque essere stata buttata ancora viva nella scarpata di contrada Imma. La morte sarebbe allora so- praggiunta dopo atroci sofferenze: il corpo era in condizioni terribili perché è stato sbranato dagli animali selvatici che vivono sui monti Nebrodi. La vicenda di Antonella ha scos¬ so i cittadini di Mistretta e di Nicosia come pure quelli di Roccapalumba, il paese in provincia di Palermo dov'era nata, dove vive il resto della sua famiglia e da dove nove mesi fa era andata via con nella valigia speranze e timori. Aveva incontrato quell'uomo molto più grande di lei e aveva deciso di trasferirsi con lui a Nicosia. Ma erano stati mesi d'inferno, stando anche alle testimonianze raccolte ieri dagli investigatori tra amici e parenti della vittima. Spesso La Ganga la picchiava, quando, il mese scorso, la ragazza andò a denunciarlo alla polizia, aveva sangue e ferite dappertutto. L'uomo fu denunciato per lesioni e tentato omicidio ma i due continuavano a stare insieme anche se, probabilmente, La Ganga aveva già ripreso la sua vecchia relazione con Maddalena Glorioso. A quel punto, Antonella era diventato un peso ed anche un pericolo, visto che, coraggiosa e disperata, era andata a denunciare il suo uomo, sul quale aveva riposto le sue attese per un futuro migliore e che invece la picchiava a sangue. In paese tutti dicono che Antonella era una ragazza riservata, aiutava la madre in casa e raramente la si vedeva in giro. Quella dei Butera è una famiglia povera: il padre, Giuseppe, è disoccupato; la madre, Maria Pecoraro, ha una piccola pensione di invalidità. «Una famiglia che vive al di sotto della soglia di povertà - dice un assessore comunale di Roccapalumba, Giorgio Sansone - vedremo come l'amministrazione comunale potrà aiutarli». Fabio Albanese Antonella Butera, la ragazza di 17 anni colpita con un bastone e poi pugnalata alla gola. A fianco la casa in cui aveva vissuto con Ignazio La Ganga, l'uomo arrestato ieri sera per il delitto insieme con la sua amante