«Niente petrolio o ci uccidiamo» Tribù colombiana minaccia una compagnia Usa di Lorenzo Soria
«Niente petrolio o d uccidiamo» Cinquemila indios sono pronti a togliersi la vita contro le trivelle sacrileghe «Niente petrolio o d uccidiamo» Tribù colombiana minaccia una compagnia Usa LOS ANGELES NOSTRO SERVIZIO Quando si è nel business dell'estrazione petrolifera, la protesta è all'ordine del giorno: manifestazioni degli ecologisti, sit-in delle popolazioni locali, mozioni parlamentari. Ma che cosa fare se la forma di protesta è il suicidio di 5000 persone? E' questo il dilemma cui si sono trovati davanti ieri, a Santa Monica, i consiglieri d'amministrazione della Occidental Petroleum: lasciar perdere Samore, un giacimento petrolifero nella Colombia amazzonica che rappresenta il più ambizioso progetto della società, o andare avanti rischiando di avere sulla coscienza la vita di un'intera tribù? Questa è infatti la minaccia lanciata dagli U'wa, la popolazione indigena che vive nei pressi del giacimento di Samore. Intendete estrarre petrolio da quella stessa terra nella quale per secoli abbiamo vissuto, pescato, cacciato e col¬ tivato? Bene, sappiate che noi siamo pronti a buttarci in massa giù da una rupe. «Il petrolio appartiene alla terra, è parte della terra e nessuno può venire a portarlo via», sostiene Roberto Cobaria, il capo della tribù. E per far capire che questa non è una minaccia a vuoto e che gli U'wa sono pronti al sacrificio supremo, Cobaria e i suoi ricordano agli azionisti della Occidental, al governo colombiano e al mondo intero che sul finire del XVII secolo, in segno di protesta contro i missionari cattolici e i coloni spagnoli, i loro antenati fecero esattamente lo stesso: sotto la guida del loro capo tribù, il leggendario Guaiticu, si buttarono in massa da quella stessa rupe da dove sono pronti a gettarsi ancora oggi, una rupe che loro chiamano «la rupe della gloria». Per verificare la serietà della minaccia, la Occidental ha assoldato un etnografo di Harvard, Ted MacDonald, che non ha saputo dare conferme. «Non c'è alcuna traccia di quello che avrebbe dovuto essere un evento storico importante», sostiene. La Occidental sospetta insomma che la storia della rupe sia solo un bel colpo di pubbliche relazioni. Ma se non lo fosse? Il governo colombiano si trova di fronte allo stesso dilemma. Teme che gli U'wa siano stati sobillati dai narcotrafficanti e dai guerriglieri e spera che una proposta di partecipazione ai profitti possa cambiare la dinamica del conflitto. Ma gli indigeni sostengono che la loro posizione non è negoziabile. E per esercitare pressione sul governo e sulla Occidental hanno deciso di fare ricorso anche a una tecnica molto moderna: con la sponsorizzazione di alcuni gruppi ecologisti americani, hanno organizzato un tour per Cobaria, che cercherà di fare appello al senso di colpa dei cittadini con questa domanda: «Come vi sentireste se fossi io a voler sfruttare la vostra terra?». Lorenzo Soria
Persone citate: Macdonald, Samore
Luoghi citati: Colombia, Los Angeles, Usa
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