Il terrore sulla strada del Mar Morto Due quindicenni violentate e uccise: ebree o arabe?

Il terrore sulla strada del Mar Morto Per la radio sono israeliane di origine russa. Ma nessuno ne ha denunciato la scomparsa Il terrore sulla strada del Mar Morto Due quindicenni violentate e uccise: ebree o arabe? GERUSALEMME. I cadaveri di due ragazze dall'apparente età di 15 anni, e che secondo la radio sono ebree di origine russa, sono stati ritrovati da un escursionista vicino al parco di Wadi Kelt, lungo la strada che porta da Gerusalemme al Mar Morto. Pare che le due ragazze fossero autostoppiste: la zona desertica - ad una ventina di chilometri a Est da Gerusalemme, nella Cisgiordania ancora sotto occupazione israeliana - era un luogo turistico molto frequentato prima dell'Intifada. Non c'è comunque certezza sull'identità delle due ragazze: lo stato dei cadaveri, che presentano ferite da armi da taglio, lascia intendere che la morte risale ad alcuni giorni fa e da allora non c'è stata alcuna denuncia di scomparsa. Polizia ed esercito stanno indagando per stabilire la matrice del duplice omicidio: la prima ipotesi è che si tratti di un delitto di natura politica e in serata è stato chiuso al traffico il tratto di strada tra Gerusalemme e Gerico. Nel 1995, infatti, due adolescenti israeliani furono uccisi a colpi di arma da fuoco da estremisti palestinesi nei pressi di Wasi Kelt. In un attacco simile avevano perso la vita due autostoppisti anche nel 1993. Nelle ultime ore, però, fonti della polizia hanno riferito che una delle due ragazze potrebbe essere stata violentata. Il che renderebbe meno credibile la te- si di un attentato di matrice politica. Una delle due vittime, morta per numerose pugnalate, ha una profonda ferita al collo. L'altra è stata trovata quasi nuda, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni. Ieri, intanto, le truppe israeliane hanno sparato proiettili di gomma e granate stordenti contro alcune centinaia di palestinesi che protestavano per l'occupazione di terre da parte di coloni ebrei. Cinque palestinesi so¬ no stati feriti e un fotografo dell'Associated Press è stato ricoverato in ospedale per essere rimasto ferito in una caduta provocata da una granata esplosagli accanto. Gli scontri sono scoppiati nei pressi del villaggio palestinese di Kfar Kedumin, non lontano da Nablus: circa 200 palestmesi hanno raggiimto la cima di una vicina collina occupata dai coloni. In un'altra disputa sulla terra nella Striscia di Gaza, palestinesi e israeliani si sono confrontati con le ruspe e i soldati hanno sparato in aria per disperdere la folla. A New York, invece, sconfitta di Israele e degli Stati Uniti all'Onu: l'Assemblea Generale ha approvato a stragrande maggioranza una risoluzione che censura lo Stato ebraico per la colonizzazione del quartiere arabo di Gerusalemme Est. Il voto è stato il culmine di due giorni di dibattito nel corso del quale l'ambasciatore americano Bill Richar- dson aveva chiesto all'Onu di non immischiarsi nella disputa. Era la prima volta in 15 anni che l'assemblea generale veniva convocata in una sessione straordinaria di emergenza. La risoluzione non è vincolante: chiede l'immediata cessazione del progetto edilizio sulla collina che gli ebrei chiamano Har Homà e la «fine di ogni forma di assistenza e appoggio alle attività illegali israeliane nei territori occupati». [Agi-Ansa] L'Assemblea Onu censura lo Stato ebraico Stop al progetto edilizio di Gerusalemme Un soldato con il fucile puntato verso una folla di palestinesi in Cisgiordania; sopra, Arafat

Persone citate: Arafat, Bill Richar, Har Homà, Wadi