Grandi traslochi alla Stet di Roberto Ippolito

Grandi traslochi alla Stet La fusione con Telecom riapre il balletto delle poltrone Grandi traslochi alla Stet Chirichigno va a Finsiel ROMA. Sembra proprio una lotta in famiglia. Nel vero senso della parola. L'avvicendamento delle poltrone nel gruppo Stet (scattato in seguito alla fusione con la Telecom Italia che sarà decisa ufficialmente mercoledì prossimo 30 aprile dalle assemblee delle due società) rischia infatti di travolgere anche i legami di parentela. Secondo indiscrezioni Enrico Grazi ani finora direttore generale della Stet, diventerà amministratore delegato di una società controllata, la Telesoft. Prenderà il posto di Alfonso Graziarli: cioè suo fratello (che dovrebbe andare in pensione). Storie familiari, delicati rapporti di potere, equilibri fra le varie anime del gruppo: la fusione voluta dal governo di Romano Prodi apre infiniti problemi. E alla fine il numero dei dirigenti della Stet potrebbe assottigliarsi di 250 unità: tanti sono i dirigenti con almeno 56 anni ai quali è stata proposta l'uscita incentivata. Registi della ridistribuzione delle poltrone sono Guido Rossi e Tomaso Tommasi di Vignano, che dalla fine di gennaio sono rispettivamente presidente e amministratore delegato della Stet. Sono loro che si «mangiano» l'intero consiglio di amministrazione della Telecom, la società che sta per essere incor- porata (e di cui sarà assorbito il nome). Dal 30 aprile, pertanto, il cda della Telecom scomparirà. Il presidente Umberto Silvestri ha però già ottenuto la guida della scuola del gruppo Reiss Romoli all'Aquila. E ieri anche all'amministratore delegato Francesco Chirichigno è stata assegnata una nuova collocazione. Chirichigno è stato nominato presidente della Finsiel, il raggruppamento informatico della Stet. Sostituisce Umberto Malta, destinato alla presidenza dell'Emsa. Confermato, come amministratore delegato della Finsiel, Andrea Pucci. La fusione fra la Stet e la Telecom diventerà operativa dal 16 luglio. In vista di quella da- ta, sta per essere messa a punto la squadra che affiancherà Tommasi che comunque è garante della continuità avendo mantenuto l'incarico di direttore generale della Telecom ricoperto al momento della nomina alla Stet. Il secondo direttore generale della Telecom in carica, Guido Pugliesi, resta ferma al suo posto: è infatti previsto che svolga la stessa funzione anche nella nuova società unificata. Pugliesi dovrebbe infatti diventare uno dei tre futuri direttori generali. Per le altre due poltrone sono candidati Umberto De Julio, attualmente condirettore della Stet, e Massimo Sarmi, direttore generale della Tim. Pugliesi, De Julio e Sarmi dovrebbero insediarsi nell'attuale quartier generale della Stet di Corso d'Italia: Tommasi ha deciso di mantenere il cuore dell'impero in questi uffici (e non in quelli della Telecom in via Flaminia). Una delle prime nomine in programma dopo l'okay finale alla fusione dovrebbe essere quella del direttore del personale. A questo incarico sembra destinato Ettore Attolini che occupa la stessa postazione alla Telecom. Ad Attolini dovrebbero far capo gli uffici del personale delle otto strutture con le quali verrebbe organizzata la presenza locale. Roberto Ippolito E per 250 manager (oltre i 56 anni) si prepara il grande esodo Francesco Chirichigno andrà a guidare la Finsiel

Luoghi citati: Aquila, Italia, Roma