Riviste, l'ultimo gadget è un pacco di spaghetti

Riviste, l'ultimo gadget è un pacco di spaghetti «Class» offre la pasta: «Unisce piacere e benessere» Riviste, l'ultimo gadget è un pacco di spaghetti ROMA. Volete sapere dove si acquistano le cravatte di Bill Clinton, John John Kennedy, Raoul Bova? Oppure gli abiti del guardaroba maschile ideale (prezzi dal milione e 200 mila in su)? 0, ancora, le valigie che Paul Newman, Liza Minnelh, Tom Cruise si trascinano dietro nei loro viaggi? Comprate «Class». Volete invece un pacco di buoni, umili spaghetti? Comprate lo stesso «Class». Che c'entra la pasta con un prodotto editoriale d'elite? C'entra, c'entra - assicurano i responsabili del mensile, che nell'ultimo numero regala una guida alle beauty farm, un'audiocassetta con le barzellette di Luca Barbareschi e un pacco di pasta con germe e fibra di grano duro. «Sono spaghetti nuovi scrive nel suo editoriale il direttore Paolo Panerai - perché sposano il concetto di piacere e di benessere, cioè la nostra filosofia». Inutile obiettare che il lettore medio non ha difficoltà a reperire il prodotto in un supermercato. «Nessuno si è scandalizzato quando altre riviste \ hanno regalato un profumo», replica Paolo Pietroni, presidente della divisione periodici dell'editrice. «E poi i nostri sono spaghetti speciali aggiunge lo sponsor, Giulio Malgara, presidente della Chiari e Forti -. Per questo li promuoviamo tra un pubblico selezionato». Di un fatto Malgara è certo: «Questo non è un gadget inutile». [r. cri.] 1- 4

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