«Contrordine, nessun libro al rogo»

«Contrordine, nessun libro al rogo» La proposta è stata sconfessata anche dal leader di An, Gianfranco Fini «Contrordine, nessun libro al rogo» La Mussolini: «Ma i manuali sono scritti da faziosi» ROMA. Contrordine, camerati: niente roghi. Ha avuto vita breve l'annuncio di due giorni fa da parte degli studenti di Azione Studentesca, l'organizzazione legata alla destra giovanile. Immmediatamente bollato dal leader di An, Gianfranco Fini, come l'idea di «quattro cretini», ha ricevuto bocciature e condanne senza distinzioni di schieramenti partitici. Ieri mattina una voce soltanto si levava a favore dell'iniziativa, quella di Alessandra Mussolini. Tutti i manuali attualmente in uso presso i licei - ha spiegato - sono scritti da «storici faziosi», che non menzionano il «genocidio subito dagli italiani della Venezia Giulia a opera dei partigiani comunisti slavi». Questa - ha avvertito la Mussolini - «è la vera ingiustizia che va combattuta, non chi denuncia tali nefandezze». E ha aggiunto: «non credo che possano essere bollati di imbecillità giovani che hanno il solo torto di manifestare la loro ribellione con enfasi. Da parte mia, ammiro lo spirito rivoluzionario dei ragazzi di Azione studentesca di fronte al tentativo di omologazione del pensiero ancora perseguito dai post-comunisti e condanno il tentativo di emarginarli». Un'ora dopo, Alessandra Mussolini ha voluto precisare meglio il suo pensiero. Qualcuno aveva interpretato le sue parole e quel riferimento a chi aveva «bollato di imbecillità gli studenti» come una critica al leader di An. Non era così: «se avessi voluto criticare le parole del presidente di An, Fini, mi sarei riferita direttamente a lui o avrei fatto un solare riferimento alla cretineria». La voce di Alessandra Mussolini è rimasta isolata. Il destino del rogo e dei libri da bruciare era già segnato. In mattinata Basilio Catanoso, il presidente nazionale di Azione Giovani, l'organizzazione che rappresenta i giovani di An, aveva avuto un colloquio telefonico con il leader di An Gianfranco Fini. Catanoso aborre le iniziative radicali quanto il suo leader, Fini: per i «quattro cretini» e le loro idee non c'è stato proprio nulla da fare.[f. a.] m Il ministro della Pubblica Istruzione, Luigi Berlinguer

Luoghi citati: Roma, Venezia Giulia