Accordo tra Parigi e Cuba uno schiaffo per Clinton

Accordo tra Parigi e Cuba uno schiaffo per Clinton Accordo tra Parigi e Cuba uno schiaffo per Clinton PARIGI NOSTRO SERVIZIO Con fragranti «croissants» e scope elettriche «made in France», L'Avana si sente sempre di più parigina, in barba all'embargo americano. La legge americana Helms-Burton, che minaccia sanzioni e rappresaglie contro chi fa affari con Cuba, non soltanto non è gradita agli europei, ma in Francia viene addirittura sbeffeggiat.a. Oggi, ad ennesima riprova del fiorente scambio commerciale tra la Francia di Chirac e l'isola castrista, il rninistro dell'Industria francese, Frank Borotra, e il ministro per gli Investimenti esteri e la cooperazione economica di Cuba, Ibrahim Ferradaz, firmano a Parigi un'intesa bilaterale per la «protezione e la promozione reciproca degli investimenti». Sono già 19 i Paesi, sei quelli europei tra cui anche l'Italia, che hanno firmato un accordo del genere con Cuba, la Francia ha deciso però di firmarlo adesso, pochi giorni dopo la sospensione della procedura che era stata avanzata dall'Ue presso l'Organizzazione mondiale del commercio proprio contro la legge Helms-Burton e il tacito assenso di Washington a rinviare l'operatività delle sanzioni fino alla fine del mandato di Bill Clinton alla Casa Bianca, nel 2000. In realtà l'ammontare totale degli investimenti francesi a Cuba è ancora piuttosto modesto tra i 15 e i 20 milioni di dollari ma il recente interesse di Parigi per il mercato cubano è cresciuto sensibilmente, anche per il contemporaneo raffreddamento dei rapporti dell'Avana con il primo tradizionale partner europeo, la Spagna. L'accordo di oggi - che garantisce agli investitori francesi un quadro giuridico più rassi¬ curante - è il frutto di un lavoro di almeno quattro anni, ma è maturato definitivamente una decina di giorni fa, quando i rappresentanti di 37 imprese francesi di primo piano, fra cui Alcatel, Peugeot, Alsthom e Sucden, hanno visitato l'isola, partendo da Santiago de Cuba, nell'estremo SudJEst, passando da Varadero, dove c'è un «Club Mediterranée», e giungendo fino alla capitale, dove a più riprese si sono intrattenuti con il «h'der maximo». [t. g.] La firma pochi giorni dopo il sì americano per rinviare le sanzioni a chi viola l'embargo

Persone citate: Bill Clinton, Chirac, Clinton, Frank Borotra, Helms, Ibrahim Ferradaz