Violante: «Il 25 aprile non è della sinistra»
Violante: «Il 25 aprile non è della sinistra» E la destra «la riconosca come festa di tutti» Violante: «Il 25 aprile non è della sinistra» ROMA. «La sinistra si liberi di un'idea "proprietaria" del 25 aprile e il centro-destra faccia un passo avanti per riconoscere la Liberazione come festa di tutti». Il presidente della Camera Luciano Violante rivolge un auspicio alla ricerca di valori comuni tra gli eredi di quegli schieramenti che si combatterono più di 50 anni fa: «Dopo Yalta - ricorda - l'Italia si divise in due grandi parti: gli antifascisti e gli anticomunisti. Ciascuna elaborò le sue storie, le sue idee, i suoi valori. E la Liberazione è appartenuta soltanto alla parte dell'Antifascismo. Ora bisogna andare alla costituzione di valori comuni». Violante rileva ancora che «oggi i muri tra i due schieramenti sono più bassi rispetto al passato e c'è maggior dialogo» e sottolinea il «valore repubblicano»: «non è solo assenza di monarchia, sono valori positivi e propositivi. E' su questo ter- reno che si devono incontrare tanto la destra, quanto la sinistra e il centro. Poi, dopo, ci saranno le divisioni legittime, ma su queste idee comuni si combatte anche insieme per gli interessi nazionali». Superato anche il bipolarismo internazionale, bisogna che la sinistra si liberi di un'idea proprietaria del 25 aprile, idea necessaria una volta ma oggi non più.[r. i.] II presidente della Camera Luciano Violante
Persone citate: Luciano Violante
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