«lo, storico da bruciare»

«lo, storico da bruciare» «lo, storico da bruciare» Giorgio Spini: poveri ragazzi così mi fate soltanto pubblicità ROMA. Giorgio Spini, storico, valdese e da sempre socialista, è uno degli autori presi di mira dall'organizzazione di destra «Azione studentesca». Professor Spini, vogliono bruciare i suoi libri, che effetto le fa essere messo al rogo? «In passato un niinistro democristiano, che non voglio nominare per riguardo, mandò una circolare ai Provveditorati agli studi per sconsigliare la diffusione dei libri di Giorgio Spini, perché contenenti gravi errori teologici. Il risultato fu che una quantità di insegnanti ebbbero un motivo di più per adottarli. Quindi se questi ragazzi fanno cerimonie di bruciamento, è un modo per farmi propaganda, e personalmente ne sono molto divertito». Loro parlano di provocazione voluta, contro i nuovi programmi di storia. «Questi poveri sciocchini non sanno che quando si proibisce una cosa desta nnmediatamente la curiosità. Se la Chiesa cattolica mette un libro all'indice, viene subito comprato da tutti. Mi pare un'idea di commovente infantilità». Le rivolgono l'accusa di faziosità per aver ridimensionato la tragedia delle foibe. Sente di meritare questa critica? «Vede, chi aggredì per primo non fu la Jugoslavia ma l'Italia. Poi ai massacri italiani gli slavi risposero con efferatezze altrettanto selvagge e orribili, però i primi furono gli italiani. Chi rivendica oggi maggiore atten- zione alle foibe dovrebbe volere anche l'elenco delle condanne a morte contro gli slavi del tribunale speciale italiano, almeno una quindicina di fucilazioni prima della guerra. E durante la guerra deve dire anche quanti jugoslavi sona stati ammazzati dagli italiani». Al di là dell'effetto propagandistico inatteso, come giudica questa proposta? «Mi limito a dire che non va dimenticato che il rogo dei libri è un rito che è già stato compiuto prima dai fascisti, poi dai nazisti. Questi giovani si mettono pienamente in linea con i loro degni antenati Himmler, Goebbels e compagni. Poi ci meraviglia che gli europei non si fidano degli italiani. Un Paese dove accadono queste cose si mette da solo fuori dai paesi civili». Vede nella scuola i segni di nuove forme di intolleranza? «Dove sono presenti formazioni di estrema destra di solito vedo che c'è intolleranza. E nemmeno se ne vergognano, anzi, se ne vantano. Poverini. Il presidente della Camera Violante ha detto che dobbiamo cercare di comprenderli, che i ragazzi che andavano a Salò vanno capiti. Ora l'onorevole Violante è servito». lm. g. b.] Lo storico Giorgio Spini

Persone citate: Camera Violante, Giorgio Spini, Goebbels, Himmler

Luoghi citati: Italia, Jugoslavia, Roma