Il rogo dell'imbecillità di Gian Enrico Rusconi

Il rogo dell'imbecillità Studenti di destra minacciano di bruciare testi di storia «faziosi» Il rogo dell'imbecillità ANNUNCIATO rogo di libri a Roma da parte di un gruppo studentesco fascista è una speculazione mirata che ha già ottenuto il suo scopo: ne stiamo parlando. Ma perché dobbiamo fare da megafono ad un atto imbecille, sapendo che gli esecutori contano proprio sulla nostra reazione? Forse perché oltre che imbecille è anche un atto criminale che anticipa comportamenti come quelli seguiti al rogo a Berlino del 1933? Bruciare libri infatti è indelebilmente associato a quel rogo nazista: un episodio che ha dato un significato radicalmente nuovo ad una pratica che non'era nuova in Europa. Oggi non siamo a tanto. La questione di cui ci dobbiamo occupare è più circoscrìtta, ma non menò seria. E' evidente infatti che la dichiarazione del gruppuscolo romano cavalca la polemica dei giorni scorsi che lo storico ed editorialista del «Corriere della Sera», Galli della Loggia, ha aperto in termini'molto duri contro il ministro Berlinguer. Non entro nel merito degli argo¬ menti: sta di fatto che il ministro nei suoi tentativi di riforma dei programmi scolastici è stato accusato di settarismo di sinistra. E gli energumeni romani si sentono legittimati ad eseguire materialmente la sentenza culturale: distruggeranno i libri da loro considerati settari. Naturalmente Galli della Loggia non ha bisogno di essere difeso dall'accusa di aver istigato quegli imbecilli. Ma intanto siamo posti davanti a due grossi problemi: quella che avrebbe dovuto essere l'occasione per una pacata discussione su «quale storia» debba essere insegnata nelle scuole, si è rapidamente immiserita in polemiche sterili, di fronte ad un sostanziale disinteresse dell'opinione pubblica. A questo punto interviene il meccanismo pubblicitario del «rogo dei libri», che rilancia la polemica in termini perversi. C'è solo da augurarsi che questo atto demenziale faccia ravvedere iutti gli interessati ad affrontare il tema con la ferma pacatezza che merita. Gian Enrico Rusconi

Persone citate: Berlinguer, Galli Della Loggia

Luoghi citati: Berlino, Europa, Roma