Messaggi e bottiglie all'Arsenale della Pace

Messaggi e bottiglie all'Arsenale della Pace Messaggi e bottiglie all'Arsenale della Pace TROVO giusto che in una manifestazione di giovani artisti siano stati invitati anche scrittori e scrittrici. Di solito non si pensa a chi scrive come a un artista, mentre invece, per più di un motivo, lo è. Il punto della questione è che un'opera di narrativa, per esempio, non siamo abituati a considerarla come un'opera d'aite. Ora, il pittore, lo scultore, il videoartista, il musicista hanno un linguaggio espressivo «in cui» lavorano, «con cui» lavorano (e anche «per cui» lavorano) e da questo punto di vista uno scrittore non è una figura molto differente: addirittura il suo mezzo espressivo è «il» linguaggio. Nel caso di questa Biennale, raggruppare scrittori provenienti da Paesi diversi, come gli altri artisti, pone però un problema particolare. Si tratta di questo: proprio nel caso degli scrittori, che come mezzo per esprimersi hanno la lingua che parlano, le difficoltà di comunicare non possono essere superate facendoli semplicemente lavorare insieme. Un pittore spagnolo e una pittrice cipriota, per fare un esempio, magari non si capiscono, ma l'altro loro linguaggio espressivo, quello pittorico, può fungere per loro da lingua comune. Questo è impossibile nel caso degli scrittori, ovviamente. Come fare? L'idea che ci è venuta quando abbiamo saputo di dover gestire il gruppo degli scrittori è questa: cominciare a lavorare ben prima dei giorni in cui si sarebbe tenutala Biennale a Torino. Così abbiamo inventato una struttura, uno schema, che desse ai vari scrittori un terreno comune. Siccome si tratta dell'area mediterranea, il terreno è stato il mare. E i testi? I testi nel mare viaggiano dentro alle bottiglie, come si sa. Ecco allora che abbiamo progettato un lavoro che si chiama «Messaggi e bottiglie». Siamo partiti facendo scrivere un messaggio a uno dei due scrittori portoghesi selezionati, che lo ha affidato alle onde (dell'Atlantico, in questo caso). Sbocconcellato, infradiciato, logorato, questo messaggio giungerà comunque a qualche destinatario, il quale a sua volta risponderà, affidando il proprio mes¬ saggio al mare. Questo messaggio, sbocconcellato, infradiciato, logorato, arriverà comunque a altri destinatari, i quali a loro volta... Eccetera eccetera, fino a coinvolgere tutti gli scrittori e le scrittrici del gruppo. Nessuno sa a chi giunge il proprio messaggio. Neppure in quale stato arriva. Eppure la comunicazione continua. Questo modello è il modello del mare, che funziona come mezzo di comunicazione, anche se si appropria delle cose e restituisce solo ciò che vuole lui. In questo quadro, il nostro compito di coordinatori (svolto a cura della Scuola Holden) è simile a quello del mare: facciamo comunicare soggetti lontani (nel caso specifico, traduciamo i messaggi in una lingua sconosciuta dai destinatari). Alla fine del giro, avremo un corpo di testi scritti nelle lingue di ciascun partecipante e nel frattempo avremo composto un collage prelevando parti da ciascun messaggio. Il collage sarà in italiano. Questo materiale sarà affidato alle cure di un regista (Gabriele Vacis, con collaboratori del Teatro Settimo) e di un compositore (Nicola Campogrande, con un gruppo di musicisti), al fine di costruire uno spettacolo di musiche e testi recitati fusi in un amalgama. A questo punto gli scrittori che saranno convenuti a Torino per la Biennale saranno fatti «provare» come se fossero attori: infatti saranno loro stessi, lunedì 21 all'Arsenale della Pace (ore 18), a leggere dal vivo nello spettacolo alcuni brani dai propri testi. Invece sarà un'attrice professionista a farsi carico del collage in italiano. In questo modo gli scrittori lavoreranno insieme, come ha senso che sia, però all'interno di un progetto strutturato e soprattutto a coronamento di un lavoro sostanzialmente già fatto. Naturalmente allo spettacolo siete tutti caldamente invitati! Dario Voltolini Nelle foto: a sinistra un'opera di Gomez Haro (Valencia); a destra, per le arti plastiche, la creazione di Maria Del Mar Ferrerò. Chiesa dello Spirito Santo, via Porte Palatine 9, tel. 4367050; Cicuta, corso Regio Parco 42, tel. 851832; Cimitero S.Pietro in Vincoli, via S.Pietro in Vincoli, ang. via F. Cirio; Cinema Fregoli, via Santa Giulia 2 bis/b, tel. 8179373; Cinema Massimo, via Montebello 8, tel. 8171048; Circolo della Stampa, corso Stati Uniti 27, tel. 5175146; Conservatorio G. Verdi, via Mazzini 11, tel. 888.470; Cremagliera di Superga, Stazione Sassi, piazza G. Modena, tel. 898.0211; Da Giau, strada Castello di Mirafiori 346, tel. 606.753.; De Amicis, c.so Casale 134, tel. 819.14.22; Circolo della Stampa, corso Stati Uniti 21, Torino, tel. 539.425; Docks Dora, via Valprato 68; Down Town, via Bellezia 15/f,tel. 521.39.07; Enoteca I Tre Galli, via S. Agostino 25/b; Facoltà di Architettura, viale Mattioli 39, tel. 564.61.11; Folk Club, via Perrone 3, tel. 537.636; Galleria Arx, Piazza Savoia 4, tel. 436.97.00; Galleria Civica, corso Galileo Ferraris 30, tel. 542.491 ; Galleria Area, via della Rocca 14, tel. 883.655; Gasometri Italgas, corso Regina Margherita 46; Goethe-Institut, piazza San Carlo 206 tel. 562.88.10; Grandi Magazzini, via Saluzzo 89, tel. 669.38.00; Hyperion, via Baretti 3/a, tel. 6503978; In Arco, p.zza Vittorio 1, tel. 812.29.27; Istituto Europeo di Design, via Pomba 17 Torino, tel. 812.56.68; Istituto Paravia, via del Carmine 14, tel. 4362124; Lingotto Fiere, via Nizza 294 Torino, tel. 664.41.11; Museo Egizio, via Accademia delle Scienze 6, tel. 561.77.76; Museo del Risorgimento, via Accademia delle Scienze 5, tel. 562.37.19; Nawroz, piazza Campanella 23, tel. 713710; Never Never, via Lombroso 2, Collegno, tel. 789.471; Oltrepò, corso Sicilia 23, Torino, tel. 66.14.687; Oratorio San Filippo, via Maria Vittoria 5,tel. 538.456; Palazzo Bricherasio, via T. Rossi, tel.517. 16.60, Palazzo Nuovo, via Verdi 8.; Palco del Valentino, c.so V. Emanuele ang. C.so Massimo D'Azeglio; Peola, via della Rocca 29, tel. 812.44.60; Piccolo Regio, piazza Castello 215, tel. 881.51.11; Porkiss Pub, via Foscolo 15, Torino, tel. 758.342; Robin Hood, via Ciriè 8, Robassomero, tel. 9236146; Route 66, via Silvio Pellico 4A, Torino, tel. 669.95.88; Ruggine, via Principessa Clotilde 23, tel. 485.874; S. Tommaso 10 Lavazza, via S. Tommaso 10, tel. 534.201; Sotto la Mole, via Stampatori 10, tel. 817.93.98; Storyville, via San Massimo 14, tel. 882.336; Studio DNA, via Andorno 22, tel. 8125723; Studio Recalcati, c.so S. Maurizio 73/b , tel. 812.34.68; Superbike, via Garizio 24/a, tel. 7712252; Teatro Araldo, via Chiomonte 3, Torino .tel. 331.764; Teatro di Torino, piazza Massaua 9, tel. 779.58.03; Teatro Juvarra, via Juvarra 15, tel. 540.675; Teatro Regio, piazza Castello 205, Torino, tel. 881.52.41; Tonin, via Ozanam 7, tel. 812.71.50; Torino Incontra, via Costa 6, Torino, tel. 561.73.00; Under Square, via Bortolotti 2, tel. 487.715; Unione Culturale, via Battisti 4, tel. 562.17.76; Vetrina Milleventi, via dei Mille 20, tel. 812.68.13,; Via degli Artisti, via degli Artisti 10, Zenit, Murazzi del Po, Arcate 18-2022, tel. 839.56.07; Zona Castana, via P.Amedeo 8/a, tel. 544.525.