«Rosencrantz e Guildenstern» di Monica Bonetto

AL GARYBALDI AL GARYBALDI DIETRO AMLETO «Rosencrantz e Guildenstern» UNA grande tragedia raccontata da due personaggi minori, da chi si ritrova coinvolto suo malgrado in eventi di cui avverte la straordinarietà senza tuttavia comprenderne le ragioni né prevederne gli sviluppi nefasti. Due personaggi come tanti, travolti nel precipitare di un destino che non appartiene loro e che li coglie quasi distratti, increduli sino alla fine, vittime inconsapevoli offuscate da morti ben più nobili e rilevanti. Una via drammaturgica interessante e feconda che ha affascinato non pochi uomini di teatro soprattutto in questi ultimi due decenni. Una soluzione che affascinò tra gli altri anche l'autore e critico inglese Tom Stoppard quando alla fine degli Anni 60 si accinse a scrivere il suo primo vero successo teatrale: «Rosencrantz and Guildenstern are dead» Si tratta di una originale rielaborazione dell' «Amleto» shakespeariano che eleva a protagonisti i due compagni di bisbocce del tormentato principe di Danimarca. Una pièce fortunata che ha raccolto nel tempo numerose e svariate edizioni teatrali, e di cui lo stesso autore, alcuni anni or sono, ha realizzato un' apprezzata versione cinematografica con Tim Roth e Gary Oldman. Tra tutte le messinscena succedutesi tuttavia, quella che giungerà al Garybaldi Teatro di Settimo martedì 22 aprile a cura della Compagnia Teatro dell'Arca, è risultata particolarmente gradita al drammaturgo, che ha elogiato calorosamente i tre attori Stefano Braschi, Franco Palmieri e Giampiero Pizzol; i registi e la scenografa altrettanto lodati sono rispettivamente Letizia Quintavalla, Bruno Stori ed Emanuela Pischedda. «Rosencrantz and Guildenstern are dead-L'Amleto secondo Tom Stoppard», questo il titolo per intero dello spettacolo, mescola con sapienza teatro e cinema servendosi di citazioni filmiche e interpreti dal vivo. Questi ultimi vivono la messa in scena in una strana e significativa alternanza di azione e passività, oscillando tra la condizione di puri spettatori e quella di protagonisti, rivivendo una vicenda già compiuta che non concede loro alcun riscatto e che ancora una volta resta impenetrabile nelle motivazioni e nei meccanismi che la governano. Le musiche sono di Alessandro Nidi, le luci di Chicco Bagnoli. Monica Bonetto Rosencrantz and Guildenstern are dead. Al Garibaldi Teatro dal 22 al 24 aprile ore 21. Ingresso alla prima 10 mila. Altre repliche 20 mila, ridotto 15. Tel. 897.17.46.

Luoghi citati: Danimarca