Cascioli, pianista diciottenne Sul podio Peter Schneider

STAGIONE RAI STAGIONE RAI FATE LARGO Al GIOVANI Cascioli, pianista diciottenne Sulpodio Peter Schneider I LA stagione sinfonica della Rai apre con decisione le porte anche ai giovanissimi esecutori: dopo i molti titolati interpreti - spesso in carriera da lungo tempo - sentiti nel corso dell'anno, ecco ora salire sul grande palcoscenico dell'auditorium «Giovanni Agnelli» del Lingotto Gianluca Cascioli (giovedì 24, ore 20,30, con replica alle 21 del giorno successivo), il diciottente pianista torinese vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali e già corteggiato da alcuni dei più celebri direttori d'orchestra. Il programma del concerto, per la verità, comprende una sola composizione pianistica, il Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 di Ludwig van Beethoven: un'opera ardua e grandiosa, meno celebre forse del successivo Concerto per pianoforte e orchestra il n. 5 op. 73, il famoso «Imperatore» - ma che comunque rappresenta il vertice delle tensioni artistiche e umane del compositore tedesco. In apertura e in chiusura di serata sono poste due pagine sinfoniche di diverso carattere: l'ouverture K 492 da «Le nozze di Figaro» di Mozart e la sinfonia «Asrael» di Josef Suk, il musicista ceco allievo di Dvorak divenuto celebre all'inizio del nostro secolo - oltre che per la brillante atti- A destra in al tv il direttore d'orchestra Peter Schneider, sotto, il pianista Gianluca Cascioli. Xe/le foto in basso,fi sinistra un ritratto di Rachinaninov e, a fianco. Luca Mais in Conservatorio vita cameristica - anche come compositore di musiche dalla delicata ispirazione e dall'elegante utilizzo degi stilemi popolari. Solista nella creazione beethoveniana, come si diceva, è Gianluca Cascioli, il giovane pianista allievo di Franco Scala all'Accademia Pianistica di Imola e salito alla ribalta internazionale soprattutto dopo il conseguimento del primo premio al concorso «Umberto Micheli»: un riconoscimento che gli ha fruttato, tra l'altro, una prestigiosa realizzazione discografica con la Deutsche Grammophon. La critica gli riconosce, al di là dell'altissima qualità tecnica, una eccezionale profondità di lettura e una ottima comunicativa. Sul podio sale Peter Schneider, il direttore tedesco già nel passato ospite dell'orchestra Rai e da molto tempo apprezzato nel mondo - da Salisburgo a Bayreuth, da Vienna a New York per la versatilità del repertorio e per il grande rigore intellettuale e interpretativo. Il biglietto costa 55 mila lire per un posto in platea e nei palchi e 30 mila per l'ingresso in galleria o nel coro (riduzione giovani a 18 mila lire); informazioni all'810.46.53. Alfredo Ferrerò

Luoghi citati: Bayreuth, Imola, New York, Salisburgo, Vienna