Una sonda euroamericana partirà nel2003 di Antonio Lo Campo

Una sonda euroamericana partirà nel2003 Una sonda euroamericana partirà nel2003 La cometa Hale-Bopp, fotografata da Gabriele Vanin QUATTRO piccoli razzi sono stati lanciati dalla Nasa per osservare la cometa Hale-Bopp. I razzi, a due stadi, hanno raggiunto la quota di 386 chilometri, eliminando la turbolenza'atmosferica che invece penalizza gli osservatori terrestri. Ma non sono certo venti minuti di studio (cinque per ogni razzo) a svelarci segreti importanti su questi oggetti cosmici, residui della nube di polveri da cui si formò 4 miliardi e mezzo di anni fa il sistema solare. Le possibilità di andare a studiare da vicino una cometa sono state dimostrate nel marzo 1986, quando la sonda europea «Giotto» giunse fino a 597 chilometri dal nucleo della cometa di Halley. «Giotto» resistette talmente bene con il suo scudo protettivo al bombardamento delle particelle della chioma ribollente della Halley, che fu dirottata nel 1992 verso la cometa Grigg-Skjiellerup. Attualmente una sola missione ha per obiettivo una cometa. E' quella della sonda euroamericana «Rosetta», che, pur tra vari problemi di budget e ritardi dei programmi scientifici di Esa e Nasa, sta per essere realizzata; il lancio è previsto per il 2003 e sarà affidato ad un potente vettore americano Titan 4, con uno stadio-propulsore Centaur. Quest'ultimo sparerà la sonda su una lunga e Il modulo dovrebbe scendere sul nucleo (diametro 3 km) ed effettuare un carotaggio tortuosa traiettoria che la dovrà portare nel 2011 a scendere sul nucleo, del diametro di 3 chilometri, della Wirtanen, una cometa di breve periodo che porta il nome dell'astrofilo finlandese che l'ha scoperta. «Rosetta» sarà costituita da due sezioni: un veicolo-madre realizzato dagli americani, che si avvicinerà al nucleo per poi sganciare un modulo di sbarco europeo che dovrà posarsi sulla superficie. Se tutto andrà bene, dopo la grandinata di particelle che colpiranno lo scudo del modulo, alcuni strumenti effettueranno il prelievo di campioni della cometa con il metodo del «carotaggio», già usato per prelevare campioni dalla superficie della Luna o di Marte. Verranno poi inviati dati e immagini a Terra. Il progetto originario di «Rosetta» prevedeva che il modulo di sbarco stivasse i campioni in una mini-capsula, che avrebbe poi dovuto riportarli a Terra. Ma per motivi di costo e di tempo questa importante fase della missione è stata cancellata. Altri progetti spaziali destinati a comete, come il Craf (Comet Rendez-vous Asteroid Flyby) della Nasa, che prevedeva di lanciare dei moduli-penetratori nel suolo cometario, o come il progetto francese «Vesta», destinato ad alcuni avvicinamenti di asteroidi e comete, sono stati cancellati. L'Istituto Spaziale Scientifico giapponese Isas, che ha varato un ambizioso programma di esplorazione interplanetaria con mezzi e costi contenuti, ha invece in programma ciò che «Rosetta» avrebbe dovuto fare. Entro il 2005 i nipponici hanno intenzione di inviare una piccola sonda-robot su una cometa, con l'obiettivo di riportarne i campioni sulla Terra. I giapponesi stanno mantenendo fede al loro programma: una sonda verrà inviata verso la Luna in estate, e un'altra salperà per Marte entro il 1999. E dato che in fatto di robotica non sono secondi a nessuno, è molto probabile che i primi campioni di una cometa arriveranno via Sol Levante. Antonio Lo Campo

Persone citate: Gabriele Vanin, Hale, Halley