Italia lascia la guida della Fim

Italia lascia la guida della lini SINDACATO Alla guida del sindacato metalmeccanico Cisl sarà sostituito da Baretta Italia lascia la guida della lini E annuncia la «resa dei conti» con Fiom e Uilm ROMA. Volta pagina la Firn, il sindacato dei metalmeccanici della Cisl, con l'annuncio che il suo leader, Gianni Italia, si presenterà dimissionario, dopo otto anni ossia Uue mandali, al congresso di metà maggio a Genova. E si sa già chi sarà il suo successore: PierPaolo Baretta, unico candidato scuso in campo c responsabile del settore auto. Formalmente, il mandato di Italia ^ade in settembre, ma il segretario generale ha deciso di andarsene già ai congresso. In anticipo e rinunciando a sollecitare un parziale rinnovo di due anni del suo mandato, una ipotesi che invece sta prendendo piede alla Cisl, anche per prolungare la leadership di D'Antoni, impegnato nel tentativo di rilancio del suo movimento dopo il brusco stop al progetto di sindacato unico con Cgil e Uil. Giaiud Italia se ne va, dunque, a 53 anni, anche se è probabile che venga «ripescato» con un incarico nel settore della cooperazione internazionale. E al suo posto arriva PierPaolo Baretta, di 48 anni. Non si tratta, quindi, di un ricambio generazionale. Ma sarebbe azzardato anche ipotizzare un mutamento di linea alla Firn. Annunciando il cambio della guardia, Gianni Italia ha detto seccamente che «non si può andare avanti cosi» nei rapporti con Fiom, soprattutto, e Uilm. I metalmeccanici, per Gianni Italia, devono scegliere risolutamente la strada partecipativa, evitando il potere di blocco da parte di una minoranza, elimi¬ nando l'ambiguità fra antagonismo e partecipazione. Insomma, al prossimo congresso la Fini intende andare a una resa dei conti con la Fiom di Sabattini dopo tutte le «incomprensioni» che hanno reso più ardua la conclusione dell'ultima vertenza contratiuale, fino alla consultazione con i lavoratori definita «un errore imperdonabile» perché non si può andare avanti con «la democrazia assembleare». Altri spunti critici, Italia li ha lanciati anche alla linea della Cisl di D'Antoni. Per il leader dimissionario, l'abbandono del progetto unitario dopo l'ultimo congresso della Cgil, è slato un errore, come anche quello di puntare solo su alleanze interne al mondo cattolico (Acli e Compagnia delle opere). E sotto accusa è finita anche la struttura «elefantiaca» della Cisl e la proposta di «ingessare» i quadri dirigenti del sindacato con una modifica dello statuto per prorogare di altri due anni la rieleggibilità oltre i due mandati quadriennali. [p. pat.] Gianni Italia lascia la guida della Firn Cisl

Persone citate: Baretta Italia, D'antoni, Gianni Italia, Sabattini

Luoghi citati: Genova, Italia, Roma