Il Papa a Rutelli: Roma dia una casa e lavoro di 1. T.
Il Papa a Rutelli: Roma dia una casa e lavoro Un appello per chi «bussa disperato alle sue porte» Il Papa a Rutelli: Roma dia una casa e lavoro CITTA' DEL VATICANO. Roma è «caput mundi» ma deve trasformarsi sempre di più in una metropoli aperta e solidale: l'augurio arriva direttamente dal Papa ed è stato rivolto ieri in una lettera al sindaco, Francesco Rutelli, in occasione del Natale di Roma, che quest'anno segna i 2750 anni dalla fondazione. E' la prima volta dalla sua elezione nel 1978, che il Papa manifesta interesse verso questa ricorrenza. Giovanni Paolo II è andato dritto al cuore dei problemi che gli amministratori si trovano ad affrontare. Alle soglie del Terzo Millennio, quindi del Giubileo, Roma deve accogliere «quanti bussano alle sue porte» e specialmente «quanti non hanno lavoro, dignitosa abitazione, adeguata assistenza». «Lo scorcio di secolo che stiamo vivendo con le sue luci e le sue ombre - osserva il Papa - segna di sicuro per Roma una provvidenziale occasio¬ ne per rinnovare la propria missione di pace e di solidarietà, nella consapevolezza della propria vocazione di cultura e di fede». Giovanni Paolo II si sofferma poi sul ruolo degli amministratori locali e sull'apporto che la Chiesa intende dare a tutta la città. Smessi i toni polemici che hanno caratterizzato l'approccio del Vaticano con le ultime amministrazioni capitoline prima dell'era-Rutelli, il Papa ribadisce che «grazie soprattutto al paziente e coraggioso servizio dei suoi amministratori» si potrà avere una città accogliente, di esempio morale, per le giovani generazioni. Da parte sua, la Chiesa intende svolgere fino in fondo il suo compito e «non farà mancare il suo apporto continuando ad offrire ogni possibile contributo per il prò gresso della città e il benessere umano e spirituale dei suoi abi tanti». [1. t.]
Persone citate: Francesco Rutelli, Giovanni Paolo Ii, Rutelli
Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Roma
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