Neve e gelo, Italia in ginocchio

Neve e gelo, Italia in ginocchio L'ondata di maltempo soprattutto al Centro-Sud, la bora ha spazzato Trieste, Genova al freddo Neve e gelo, Italia in ginocchio Caos nei trasporti, danni all'agricoltura ROMA. Finisce aprile e arriva la neve. E c'è elli giura che era inevitabile, dopo un inverno così caldo. L'ondata di maltempo ha investito l'Italia dal Nord al Sud: in Veneto, Asiago ha un aspetto invernale, la bora ha spazzato Trieste a oltre 100 chilometri all'ora, ad Ancona e Genova i sindaci hanno prorogato l'accensione degli impianti di riscaldamento, in Umbria e Marche è nevicato. Drammatica la situazione dei trasporti nel Meridione: un aereo proveniente da Roma non è riuscito ad .atterrare a Lamezia Terme, mentre lo scalo di Olbia è rimasto chiuso a causa del vento. Le condizioni del mare, inoltre, hanno ostacolato i collegamenti con le isole. Gravissimi i danni all'agricoltura in Calabria e Campania, mentre altrove la fine della siccità è stata accolta come una liberazione. Secondo i meteorologi la situazione non migliorerà prima di stasera. IL RITORNO DELLA NEVE L'ondata di maltempo si è portata dietro temperature polari e nevicate. Nell'Alto Pesarese per transitare ai valichi ieri occorrevano le catene e la pioggia ha creato qualche problema al traffico autostradale lungo l'Ai4. La neve è caduta anche in provincia di Macerata, sui valichi appenninici dell'Umbria e della Toscana, ad Asiago (Vicenza), nelle località montane del Bellunese, dove si è registrato un brusco calo di temperatura. A Cortina d'Ampezzo, la minima ha toccato i meno 6 gradi. In Friuli Venezia Giulia la neve ha imbiancato le zone montane e l'altopiano carsico, mentre la pioggia ha dato sollievo all'agricoltura e contribuito a spegnere gli incendi. La neve ha creato problemi di viabilità su molti passi attraversati da strade statali in Emilia-Romagna: sono chiusi quelli dei Mandrioli, del Muragliene, dell'Abetone. Le difficoltà si sono accentuate in tarda serata sulla E45 in prossimità del valico di Verghereto fra Toscana e Romagna. Alcuni mezzi pesanti finiti di traverso hanno ostruito la carreggiata causando lunghe code. Curioso il fenomeno che ha accompagnato 0 maltempo a Cagliari e Palermo, una pioggia di sabbia mista ad acqua piovana. La colpa sarebbe delle nubi molto basse cariche di sabbia trasportata dal ghibli, il vento del deserto Nord-africano. AGRICOLTURA IN GINOCCHIO. «Un vero cataclisma, il più grave degli ultimi 40 anni», dicono gli agricoltori della Campania. Nella zona acerrana-nolana le perdite ammontano a oltre cento miliardi solo nella produzione di patate. Il maltempo ha colpito albicocche, pesche, mele, vigneti, patate e anche le colture sotto serra come pomodori, zucchine e peperoni. Disastrosa la situazione anche nella zona del Pollino, in Calabria (un centinaio di miliardi di danni a frutta e ortaggi). Le associazioni di categoria chiedono immediati aiuti dal governo. La Provincia di Trento ha dichiarato lo stato di emergenza idrica e ha autorizzato l'irrigazione. Nei giorni scorsi le gelate avevano distrutto fino all'80% della produzione agricola. La pioggia caduta su molte regioni del Centro-Nord ha però portato un po' di sollievo. PAURA IN VOLO. La visibilità è insufficiente e il pilota è costretto a tornare indietro. E' accaduto a un aereo decollato alle 12,45 da Fiumicino e atteso alle 13,50 a Lamezia Tenne. Il velivolo, dopo qualche giro di ricognizione, ha invertito la rotta. L'aeroporto di Olbia è stato invece chiuso a causa del vento. Collegamenti interrotti anche in mare. Le onde hanno raggiunto forza sette nella zona occidentale della Sicilia, impedendo i collegamenti da Palermo con Ustica e da Trapani con Favignana e Marettimo. Sono rimasti a Porto Empedocle anche i traghetti per Lampedusa e Linosa. Nella tarda mattinata sono stati interrotti pure i collegamenti tra Milazzo e le Eolie. In Sardegna, un vento da 60 nodi non ha consentito l'attracco alla solita banchina di una nave della Tirrenia. Circa 500 passeggeri hanno dovuto attendere alcune ore perché l'imbarcazione sbarcasse i 250 automezzi stivati. UCCELLI IN PERICOLO. Migliaia di rondoni appena arrivati in Italia dall'Africa, dove hanno trascorso l'inverno, rischiano di morire. L'allarme è lanciato dalla Lega italiana protezione uccelli, che è subissata di telefonate di cittadini che hanno trovato per strada rondoni sfiniti dalla fame e dal freddo. I rondoni hanno appena terminato la loro migrazione di cinquemila chilometri dall'Africa all'Italia e ora, spiega la Lipu, patiscono il freddo e non trovano cibo. [s. man.] Chiuso per molte ore lo scalo di Olbia Un aereo non riesce ad atterrare a Lamezia In Sicilia bloccati molti collegamenti I meteorologi: l'ondata dura ancora un giorno KF V 1 LA M&PPÉi DEI DANNI In neretto le coltivazioni più colpite CEREAU E VITE. SICCITÀ', PERSA META' DELLA PRODUZIONE CEREALI. SICCITÀ', DANNI PER 750 MILIARDI FRUTTA E VITE. GELATE, DANNI PER 700 MILIARDI FRUTTA, ORTAGGI, OLIVE. GELATE, DANNI PER 100 MILIARDI Immagini di un aprile anomalo, per l'ondata di maltempo che ha investito tutta Italia La neve è comparsa non solo al Nord, ma anche in alcune località del Centro

Persone citate: Mandrioli, Pollino, Vite