«L'errore? Aver evitato di distruggere la barca»

«L'errore? Aver evitato di distruggere la barca» «L'errore? Aver evitato di distruggere la barca» IL DETECTIVE CHE HA RISOLTO IL GIALLO OCUNEO UANDO tutti credevano all'idea del signor Aprile morto in una terribile tempesta nelle acque davanti alla Corsica le assicurazioni l'hanno ingaggiato per «stanare» quello che dopo tre anni si è scoperto essere il bluff di un professionista dell'avventura. Di professione investigatore e quindi «ficcanaso» per dovere di lavoro, Giuseppe Voarino ha preso la sua 24 ore ed è partito per la Corsica e la Sardegna. E' andato a Saint-Floriane sulla spiaggia dove è stata ritrovata l'imbarcazione, ha tentato di far riesumare quel cadavere recuperato a Caprera e, tappa dopo tappa, ha fatto scricchiolare il piano, definitivamente crollato grazie agli uomini della Finanza. Quali sono i tasselli di questa messinscena? «Innanzitutto il personaggio: Mariano Aprile, una vita stravagante, un tipo intraprendente che ha girato mezzo mondo con ogni mezzo e in qualsiasi circostanza, soprattutto se al limite e all'estremo. E poi i debiti, le esposizioni bancarie e la collezione di polizze vita. Un personaggio capace di stupire "anche da mor- to"». Un naufragio ideato con precisione svizzera? «Sicuramente la barca non è finita su quella spiaggia solo per effetto della corrente e del mare in condizioni proibitive. Come mai si è arenata a Saint-Floriane, unica spiaggia fra scogli e rocce a picco sul mare? Segno che Aprile non voleva distruggerla. La capitaneria di porto l'ha trovata con le vele ammainate, il motore spento, il pilota automatico. Chi l'ha fatta arrivare lì aveva studiato bene la traiettoria. Aprile deve aver raggiunto terra a nuoto. Ha sempre dato prova di essere un buon atleta. Il suo tìsico ne aveva viste sicuramente di peggio». Ma allora di chi è quel cadavere trovato a Caprera? «Me lo sono chiesto per mesi, quando ancora in tanti erano pronti a scommettere che fosse davvero del navigatore caragliese. Ho sempre avuto dubbi. Un fatto è oscuro: perché, nonostante il nullaosta dell'autorità giudiziaria, l'ufficiale sanitario mi ha sempre negato la riesumazione del cadavere? Non sono riuscito a smuoverlo. Ma oggi questo è mi fatto superato. Direttamente dalla penna e dal fax di Aprile sappiamo che è vivo e forse nemmeno lontano. Nelle nostre terre?». Come si è arrivati al fermo di Giorsetti e dell'amica al confine con la Svizzera? C'è stata una soffiata? «La casualità è molto remota, comunque poco credibile. E poi in aula Giorsetti vuol far credere che non sapeva di trasportare ima busta con una lettera di Nellie per il marito in esilio». E ora, dov'è Aprile? «Sicuramente lontano da quel "mare che tanto amava"». Gianpaolo Marro

Persone citate: Aprile, Gianpaolo Marro, Giorsetti, Giuseppe Voarino, Mariano Aprile

Luoghi citati: Corsica, Sardegna, Svizzera