Bicamerale, scoglio doppio turno

Bicamerale, scoglio doppio turno La proposta di Barbera (pds) piace a Occhetto. Bossi: noi non torneremo mai in commissione Bicamerale, scoglio doppio turno Salvi i «partitini», anche An plaude ROMA. L'attività parlamentare è sospesa, per via delle elezioni amministrative di domenica prossima. Ma la Bicamerale, che si riunirà nuovamente oggi pomeriggio, continua a infiammare il dibattito. Bisogna trovare un accordo sulle riforme costituzionali, e bisogna trovarlo presto. Sul tappeto c'è adesso la proposta formulata dal costituzionalista, e parlamentare pidiessino, Augusto Barbera. Una proposta che tenta di conciliare il doppio turno, il premierato, e anche di mantenere la presenza in Parlamento dei palliti più piccoli. E che, per questo, piace trasversalmente agli schieramenti. Nel pds, per esempio, è sostenuta da Veltroni, ma non dai dalemiani, come Salvi e Folena. E proprio ieri, si è aggiunta la voce di Achille Occhetto, entusiasta della posizione di Barbera: «E' una proposta che va verso l'elezione diretta del premier, ma invece di accettare pasticci tipo il premierato ritiene meglio apportare alcune correzioni al semipresidenzialismo alla francese». Occhetto è inquieto per le polemiche nel pds, cui puro partecipa, perché ha definito «un pasticcio» il premierato che tanto piace a D'Alema, e critico verso Folena: «La polemica interna al pds è dettata spesso da improvvisazioni. Folena, che fino a poco tempo fa faceva battaglie partitocratiche, rivolge oggi questa accusa proprio a Barbera. Il quale invece ha capito che in Italia non possono esistere, come in Inghilterra, solo due partiti». E cosi, sostanzialmente, la pensa anche il presidente di Rifondazione Armando Cossutta: il pds deve decidersi, in Bicamerale non si può procedere se non c'è accordo nemmeno tra le forze della maggioranza, ha detto. «La proposta Barbera porta di fatto ad una elezione di tipo presidenziale. Emarginerebbe forze antagoniste come Rifondazione e Lega, e moltiplicherebbe i gruppetti politici». E la Lega, chiamata in causa in tv da Bruno Vespa, ha fatto sapere per bocca di Bossi: «Non entreremo mai in Bicamerale. Non ci interessa, è una mascherata dello Stato centralista che non intendiamo legittimare con la nostra presenza». Ha poi aggiunto che «D'Alema usa la Bicamerale per fare la nuova De¬ mocrazia Cristiana». La proposta Barbera, fatta propria nei giorni scorsi anche dal prodiano Bressa, piace invece ad An. «E' interessante, va approfondita, perché privilegia la competizione nazionale tra i candidati-premier» ha detto Domenico Nania, uno degli esperti che siedono in Bicamerale per il partito di Fini. Ancora, la bozza-Barbera è sotto l'esame dei Popolari: «Stiamo valutando vantaggi e inconvenienti delle proposte avanzate, dal doppio turno nelle sue varie versioni fino alla variante Barbera: si tratta di stabilire una scala di gradimento» ha detto Leopoldo Elia. Per il governo, il ministro della Funzione pubblica, Franco Bassanini, ha ricordato quanto sia importante «il successo della Bicamerale: le riforme degli enti locali, della pubblica amministrazione e del pubblico impiego hanno bisogno che le norme costituzionali sulla forma di governo vengano riviste». Bassanini ha comunque ribadito che «il governo non interferisce sulle riforme istituzionali», che non prende posizione per alcuna delle proposte sul tappeto, [ant. ram.] no LA PROPOSTA BARBERA 1 ) SISTEMA ELETTORALE A DOPPIO TURNO. AL PRIMO TURNO, OGNI CANDIDATO E'COLLEGATO A UN PREMIER 2) SE NESSUN CANDIDATO OTTIENE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA, AL SECONDO TURNO SI VA AL BALLOTTAGGIO TRA I DUE CANDIDATI-PREMIER PIÙ' VOTATI 3) ALLA COALIZIONE VINCENTE VIENE ASSEGNATO UN PREMIO DI MAGGIORANZA RICAVATO IN PARTE DALLA QUOTA PROPORZIONALE (FISSATA AL 25%) 4) QUEL CHE RESTA DELLA QUOTA PROPORZIONALE, E CIOÈ' UN 10-15%, ASSICURA LA PRESENZA IN PARLAMENTO DEI PARTITI PICCOLI, CHE NON SI SONO COAUZZATI: E' IL COSIDDETTO «DIRITTO ALLA TRIBUNA»

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Roma