«Che faccia, è venuto a trovarmi in clinica»

«Che faccia/ è venuto a trovarmi in clinica» «Che faccia/ è venuto a trovarmi in clinica» Lo sfogo del marito: quella notte l'avevo riconosciuto DUE VOLTE VITTIMA CHIARI (Brescia) DAL NOSTRO INVIATO «Quando l'amico di mia moglie mi ha visto, ha detto: "Se trovo quei due albanesi che ti hanno conciato così, li strangolo con le mie mani"», dice con un filo di voce Oliviero Signoroni, a letto in ospedale, le bende in testa e sul collo per le coltellate di Massimo Foglia, l'amante di sua moglie. E lei, non ha detto niente, non immaginava che potesse essere stato proprio lui? «Ma che ne sapevo io... Magari l'avrò anche ringraziato...». Però lei, ai carabinieri, aveva detto che quell'ombra nel buio, sembrava proprio l'amico di sua moglie. Vero? «Sì, sembrava proprio lui. Ma Maria Angela mi aveva risposto che ero matto. Lei sosteneva che fossero albanesi, fossero slavi». Ci ha creduto? «Sì, come potevo immaginare. Ma adesso voglio capire fino a dove arrivano le responsabilità di moglie». E Massimo Foglia? «Per me era solo Massimo. L'avrò visto tre volte in tutto. L'ultima domenica scorsa, a casa mia, per la comunione dei nostri figli. Diceva di essere un camionista, diceva di essere tante cose». Non ha mai sospettato che sua moglie la tradisse con lui? «Un mese fa avevo ricevuto due lettere anonime. Dicevano che lei si incontrava con uno che aveva la Thema. Le ho chiesto che cosa c'era di vero, e lei mi ha risposto: "Ma no, è solo un amico. Si chiama Massimo". Ed è stata la prima volta che ho sentito il suo nome». Va bene, ma quali erano i rapporti tra lei e sua mo¬ glie? «Normali, tranquilli. Lei usciva da sola il giovedì sera, andava al Number, una discoteca della zona. Sarà lì che l'ha conosciuto e poi ha avuto la storia. Io non riesco a capire, non riesco a immaginare che mia moglie possa essere arrivata a tanto...». Ha anche confessato... «Sì, ma secondo me era lui che le diceva chissà cosa, che le metteva in testa strane storie. Le diceva che io avevo un'amante, che la tradivo. E invece non c'era niente di vero». Poi giovedì notte li ha trovati sul divano. Giusto? «Ma no, quella è la prima cosa che mi hanno chiesto i carabinieri. Io ero in camera da letto, stavo dormendo. Poi mi sveglio di soprassalto e vedo un'ombra vicino al letto. E' un uomo, mi salta addosso. E sono coltellate, pugni, calci, colpi di mattarello in testa». E sua moglie? «Era in sala. Poi mi ha detto che la stavano violentando. E quando io le ho spiegato che quello che mi aveva aggredito sembrava Massimo, lei mi ha chiesto se ero matto». Meno male che suo figlio non si è svegliato... «Massimiliano ha 8 anni, si è accorto solo alla fine, quando mi ha visto con la faccia sporca di sangue, ma per fortuna non ha capito niente. E' importante che non sappia nulla». E lei come si sente? «Ma come vuole che mi senta uno che è stato preso a coltellate. E poi, fosse solo per quelle». [f. poi.] «Avevo già ricevuto 2 lettere anonime ma mia moglie mi rassicurò "Massimo è solo un caro amico"» LA BEFFA SUI GIORNALE « ^^^^^.i^iSS*. ! - ti* il falso stupro allidea delle ronde msdprtucgc Capriolo, il paese in cui è avvenuto il falso stupro

Persone citate: Maria Angela, Massimo Foglia, Oliviero Signoroni

Luoghi citati: Brescia